Al Museo Diocesano la mostra per gli 800 anni del presepe di Greccio che è «più attuale che mai e ci aiuta a capire i drammi dei nostri giorni»

La mostra è in allestimento e sarà aperta al pubblico a partire dal 20 dicembre; ne parla uno dei due autori e curatori, spiegandone il senso.

Al Museo Diocesano la mostra per gli 800 anni del presepe di Greccio che è «più attuale che mai e ci aiuta a capire i drammi dei nostri giorni»
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TERNI        In occasione dell’ottocentenario francescano del primo presepe della storia, quello di Greccio del 1223, il Museo Diocesano ospita una mostra pittorica e fotografica a cura di Carmelo Ciaramitaro, l’autore dei dipinti, e di Regina Polino, che si è occupata delle fotografie. La mostra, aprirà il 20 dicembre per rimanere visitabile fino al 6 gennaio ed è pensata per leggere il presepe sotto un’ottica meno chiassosa, ma forse più autentica. «Con i dipinti» spiega l’autore, «abbiamo puntato sull’aspetto narrativo del presepe; attraverso le cinque tavole, che ripercorrono il periodo della presenza di Francesco a Greccio, ho voluto evidenziare soprattutto l’importanza delle relazioni del santo con gli altri, con le persone che lo circondavano e che lo hanno aiutato nella realizzazione del presepe. I cinque pannelli fotografici di Regina Paolino completano il tutto» Spiega. Ma il presepe, in particolare il presepe oggi, è qualcosa di più: «L’intento di Greccio era toccare con mano la povertà che Gesù aveva vissuto. Anche noi, oggi, vediamo tante immagini drammatiche, e, anche se siamo colpiti, spesso rimaniamo fondamentalmente indifferenti, come se non fossimo scalfiti fino in fondo. Francesco insegna che fare esperienza è qualcosa che porta a immergerti davvero in un fatto. L’intento della mostra è capire cosa Greccio può insegnare a noi; il presepe racconta qualcosa di drammatico, la storia di una donna che partorisce in una stalla, abbandonata, nel freddo e nella povertà. Ma è un dramma che ci parla ancora oggi, toccando temi più attuali che mai: Maria e Giuseppe sono i primi immigrati della storia cristiana. Lo scopo di questa mostra, allora, è lasciarci interrogare dall’intuizione di Francesco che racconta che l’esperienza di Dio è tutta umana» conclude Ciaramitaro. La stessa mostra è già in allestimento a Benevento, itinerante in vari santuari. Ciaramitaro, il pittore, è anche insegnante di religione alla scuola primaria di Stroncone; si è laureato alla Pontificia Facoltà Teologica San Giovanni Evangelista di Palermo e ha affinato la sua formazione artistica con corsi di iconografia e seminari di studio, oltre che con il personale interesse per le fonti francescane e l’arte pittorica medievale.

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Il Messaggero