Accordo tra Umbria e Lazio per il passaggio dei cacciatori da una regione all'altra

Accordo tra Umbria e Lazio per il passaggio dei cacciatori da una regione all'altra
PERUGIA - Le Regioni Umbria e Lazio hanno sottoscritto l'accordo sull'interscambio dei cacciatori per la stagione...

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PERUGIA - Le Regioni Umbria e Lazio hanno sottoscritto l'accordo sull'interscambio dei cacciatori per


la stagione venatoria 2021/2022 che consente la mobilità fra i due territori, nel rispetto delle disposizioni dei calendari venatori regionali.
L'intesa, siglata dai rappresentanti dei due assessorati regionali alla Caccia, è finalizzata ad un'equilibrata
distribuzione dei cacciatori nel territorio. I cacciatori umbri, nei limiti delle quote ammesse dalla
normativa regionale del Lazio, possono richiedere la residenza venatoria negli Atc (Ambiti territoriali di caccia) laziali e  dopo il pagamento della quota di accesso, esercitare la caccia a tutte le specie consentite. Prevista anche la possibilità di chiedere l'iscrizione come secondo Atc nel Lazio.
La Regione Umbria - spiega una nota dell'ente - ha riservato ai cacciatori provenienti dal Lazio 2.950 posti ripartiti fra i tre Atc umbri per il conferimento della residenza venatoria e per il secondo Atc, ed ha ammesso complessivamente dieci squadre di cacciatori laziali per la caccia al cinghiale. Gli accordi di dettaglio sono demandati agli Atc. L'accordo di interscambio stabilisce, inoltre, che i cacciatori del Lazio e dell' Umbria potranno usufruire di un pacchetto di 20 giornate per la caccia alla selvaggina migratoria nel rispetto dei limiti stabiliti dalle rispettive norme regionali, mediante un sistema di accesso, che sarà reciprocamente consentito per un numero massimo giornaliero di 1.200 cacciatori.
L'accesso in Umbria potrà essere prenotato ed autorizzato esclusivamente attraverso il sistema gestionale on-line di mobilità venatoria della Regione. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero