Accoltellato fuori dal bar per fermare una rissa, l'aggressore chiede scusa. E va ai domiciliari

Accoltellato fuori dal bar per fermare una rissa, l'aggressore chiede scusa. E va ai domiciliari
PERUGIA - «Mi hanno provocato. Ma a Samuele voglio chiedere scusa, ero accecato dalla rabbia, lui non c'entrava niente». ...

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PERUGIA - «Mi hanno provocato. Ma a Samuele voglio chiedere scusa, ero accecato dalla rabbia, lui non c'entrava niente».


Si è difeso così, davanti al gip Natalia Giubilei, Kristi Misaj, il 23enne accusato di aver accoltellato il 9 agosto, durante una rissa fuori da un bar di Castel del Piano, un ragazzo che aveva provato a dividerlo dai suoi rivali. Misaj, a cui il pm Mario Formisano oltre alla rissa aggravata contesta il tentato omicidio, ha spiegato al giudice di essere stato provocato con insulti e sputi dagli altri due giovani indagati per le botte: un ventunenne di Corciano e un tunisino senza fissa dimora, raggiunti dalla misura dell'obbligo di restare nel comune di residenza e di non uscire di casa dalle 21 alle 7 del mattino. Per quella coltellata all'altezza del fegato, il ventenne che ha provato a fare da paciere è stato operato d'urgenza, ma adesso è per fortuna in via di guarigione. Misaj è stato arrestato dai carabinieri della Stazione di Corciano e condotto in carcere: ieri il suo avvocato, Vincenzo Bochicchio, ha chiesto la concessione dei domiciliari e questa mattina il gip Natalia Giubilei ha stabilito che il ragazzo può tornare a casa. Ora, per la difesa, la prossima sfida sarà la riqualificazione del reato - mancando la volontà di uccidere - da tentato omicidio a lesioni gravissime. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero