«Abbiamo perso il contatto con i ternani» La decisione di lasciare di Stefano Bandecchi dopo il congresso flop

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TERNI Perché dunque Bandecchi si è dimesso?...

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TERNI Perché dunque Bandecchi si è dimesso? Perché la luna di miele tra i ternani e Alternativa Popolare è finita. E la colpa è di chi non fatto da ponte tra la città e l'amministrazione in questi ultimi sette mesi. Per questo Bandecchi si è dimesso: un atto contro i suoi, dai quali si sente tradito. Con una massiccia dose di autocritica, Corridore ha spiegato le sue ragioni, tirando in ballo indirettamente la gestione del partito. «Abbiamo perso quello smalto iniziale che ci aveva caratterizzato durante la campagna elettorale», ha ammesso Corridore. Ora l'obiettivo in casa di Ap è ritrovare quel clima che aveva fatto di Terni «un laboratorio nazionale», ha ricordato ancora Corridore. Il primo passo della rinascita di Ap a livello nazionale, è stato ricordano non a caso, è stato fatto proprio a Terni con la conquista di Palazzo Spada. La consapevolezza che qualcosa non andasse per il verso giusto, i vertici dell'amministrazione Bandecchi l'hanno maturata all'indomani del congresso nazionale che si è svolto al Pala Terni il 27 e il 28 gennaio.

«Siamo passati dai tremila ternani al Liberati durante la chiusura della campagna elettorale al dato del Pala Terni che non è stato soddisfacente in termini di presenze», ha fatto notare Corridore. Come a dire che fine hanno fatto i tremila del Liberati? Come mai non si sono riversati all'interno del Pala Terni a pochi mesi di distanza dal successo elettorale di appena sei mesi prima? «Quando Bandecchi ha capito che un virus si stava insinuando dentro Ap e che avrebbe fatto diventare il nostro partito come tutti gli altri è intervenuto in maniera decisa per risolvere sul nascere il problema. Una scelta da ammirare», ha spiegato ancora Corridore. Insomma, riprendere il cammino iniziato con la vittoria di giugno, e ritrovare quello entusiasmo iniziale su cui Corridore ha insisto molto. «Durante il ballottaggio 120 persone di Ap si sono prese le ferie per seguire la fase decisiva della campagna elettorale. Quello è stato un momento unico», ha ricordato il vicesindaco Corridore con lo sguardo rivolto ai sostenitori presenti in sala. Insomma, ritrovare quei famosi occhi della tigre che hanno reso celebre il terzo capitolo del film Rocky. Ma come? Interrogativo che resterà aperto fino a quando a pronunciarsi non sarà il sindaco Bandecchi dal momento che Corridore non si è permesso di individuare la cura, ma solo di fotografare la situazione. Il sottinteso è stato comunque chiaro, ovvero il partito in questi sette mesi a Terni non ha funzionato da raccordo tra amministrazione e città. Resta anche da capire se l'autocritica fatta da Corridore sia condivisa da tutti. A giudicare dalle assenze che si registravano ieri si ipotizzerebbe di no.

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Il Messaggero