Il Rettore dà la scossa a Terni: «Noi ci crediamo, il territorio deve fare di più»

Il Rettore dà la scossa a Terni: «Noi ci crediamo, il territorio deve fare di più»
«Il prossimo anno vorrei che il territorio si proponesse anche più coraggiosamente, vorrei vedere molte più iniziative. Ci sono: belle, interessanti,...

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«Il prossimo anno vorrei che il territorio si proponesse anche più coraggiosamente, vorrei vedere molte più iniziative. Ci sono: belle, interessanti, accattivanti, ma vorrei vedere un territorio che si sente parte integrante di questa dimensione culturale». Il rettore dell'Università di Perugia, Maurizio Oliviero, commenta così l'iniziativa la Notte europea dei ricercatori che si svolgerà anche a Terni. Parole pronunciate durante la conferenza stampa di presentazione, trasmessa anche in streaming e disponibile sui canali social dell'Ateneo. Una vetrina internazionale, la Notte europea dei ricercatori, che la città, o il «territorio» per dirla con le parole del rettore Oliviero, non ha saputo valorizzare al meglio. «La strada è giusta, ma lo dico con senso di incoraggiamento: non ci basta», ha aggiunto il rettore Oliviero che non perde mai occasione per ricordare che «crediamo fortemente su Terni, ma ci aspettiamo una risposta dal territorio».

Risposta che evidentemente non è arrivata nemmeno in occasione di un evento come la Notte europea dei ricercatori che proprio il rettore Oliviero ha portato anche a Terni. Ma nell'anno del ritorno in presenza degli eventi, il territorio ha perso una doppia occasione, tanto di riscatto quanto di rilancio. Basta scorrere l'elenco delle iniziativa che si svolgono in Umbria per notare l'enorme divario tra Perugia e Terni. Nel capoluogo umbro, il 24 settembre, saranno 36 gli eventi legati al mondo della ricerca che animeranno piazze, vie, facoltà, cinema e locali in un clima da notte bianca della scienza. A Terni sono appena sei gli eventi in programma, di cui due, il 22 settembre, non legati direttamente al mondo universitario. E per quanto il rettore Oliviero ha definito le iniziative di Terni «belle» e «accattivanti», la risposta non ha soddisfatto le attese, almeno sul versante del coinvolgimento della città che si è limitata ad un compitino. L'«incoraggiamento» sollecitato dal rettore viene pero rispedito al mittente da parte del Comune.

«Il numero degli eventi e la tipologia è decisa dall'Università. Da parte nostra c'è stato tutto l'appoggio possibile all'evento», commenta l'assessore con delega all'università del Comune di Terni, Cinzia Fabrizi. «Immagino - prosegue l'assessore Fabrizi - che il rettore non si riferisca a noi quando dice che è mancato il coinvolgimento del territorio, l'organizzazione dell'evento, ripeto, è in mano all'Università e alla società che gestisce il coordinamento dell'iniziativa in generale. Anche a me - prosegue l'assessore - sarebbe piaciuto vedere più eventi a Terni anche rispetto a quelli che si organizzano a Perugia e non solo legato al dipartimento di Ingegneria. Ma tanto per dirne una - conclude l'assessore - a Perugia sono stati messi dei manifesti per promuovere l'evento a Terni non sono stati nemmeno mandati. Nei limiti in cui la nostra partecipazione è stata richiesta noi ci siamo fatti trovare pronti e disponibili».



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