A Terni una mostra dell'Anpi sulle leggi razziali del 1938

In occasione del Giorno della Memoria, previsto per il 27 gennaio, una mostra sulle leggi razziali fasciste per tenere vivo e rinnovare il ricordo di una pagina tragica della nostra storia

Locandina della mostra ANPI alla Biblioteca comunale di Terni
Come ogni anno, sabato 27 gennaio si celebra in tutta Italia il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. A Terni, il...

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Come ogni anno, sabato 27 gennaio si celebra in tutta Italia il Giorno della Memoria, ricorrenza internazionale per commemorare le vittime dell’Olocausto. A Terni, il comitato provinciale dell’Anpi, associazione nazionale partigiani italiani, presenta, presso la chiostrina della biblioteca comunale, una mostra di pannelli fotografici dal titolo “1938 - Leggi razziali fasciste. Alle origini del razzismo in Italia”, che resterà a disposizione della comunità cittadina e della scuole da lunedì 22 gennaio a lunedì 29 gennaio, dalle ore 9 alle ore 17, con ingresso gratuito.

Obiettivo della mostra, già presentata qualche anno fa dall’Anpi in tutta l’Umbria, è quello di dare il proprio contributo al mantenimento e alla salvaguardia della memoria del tragici eventi del passato, affinché tutti, ma soprattutto le nuove generazioni, possano essere consapevoli di quanto avvenuto e impediscano il suo ripetersi. Esigenza questa particolarmente viva oggi, in un contesto nazionale e internazionale in cui violenza e guerra, vecchi e nuovi razzismi, sembrano essere rientrati prepotentemente nella stretta cronaca quotidiana.

Ad arricchire di valore scientifico la mostra voluta dall’Anpi, importante è stato il contributo di uno dei curatori, Luca La Rovere, professore associato di Storia contemporanea all’Università di Perugia, la cui guida scientifica consentirà, soprattutto alle scuole partecipanti, di avere uno sguardo più acuto e attento sull’argomento delle leggi razziali, sulla loro genesi storica e filosofica, sui rapporti tra fascismo e nazismo. Questo, secondo i curatori, avrà la funzione di liberare da ogni retorica una ricorrenza, quella del Giorno della Memoria, che spesso può assumere i connotati di una stanca e sterile celebrazione, ormai svuotata di reale sostanza nella sua ripetitività.

Nella sala della chiostrina della biblioteca, la mostra si snoda attraverso una successione di pannelli che ripercorrono puntualmente le tappe storiche che hanno portato alla vergogna della promulgazioni delle leggi razziali, annunciate da Mussolini nel settembre del 1938, e poi entrate in vigore fino alla fine della dittatura fascista. Accanto ai testi esplicativi sul contesto storico e politico vengono presentate immagini fotografiche del periodo, arricchite dalle pagine dei giornali e dalle copertine delle riviste dell’epoca, che raccontano in modo plastico una delle pagine più tristi e dolorose della nostra storia, che ha visto l’esclusione politica e sociale non solo degli ebrei ma anche di molte altre minoranze (rom, omosessuali, portatori di handicap, ecc), ritenute inferiori, secondo i teorici del regime mussoliniano.

«Riproproniamo a Terni questa mostra, con grande determinazione e convinzione - spiega Luciano Zara, membro attivo del comitato ternano dell’Anpi - perchè crediamo sia di fondamentale importanza continuare a tenere viva la memoria su questo passaggio storico, affinchè il ricordo vivo cancelli anche solo l’ombra della possibilità che simili episodi possano accadere ancora. Riteniamo sia particolarmente importante la partecipazione di più scuole e studenti possibili, perchè sono i ragazzi il nostro futuro e su di loro si basa la nostra speranza di scrivere pagine di storia decisamente diverse, basate sul rispetto di ogni diversità e sull’eliminazione definitiva di ogni tipo di discriminazione».

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Il Messaggero