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La punta dimamante dell'enduro italiano a Piediluco. Il 24-25 aprile si terrà la 4° e 5° prova del campionato italiano assoluti d'Italia-Coppa FMI/Coppa Italia. Si tratta del più importante evento di enduro organizzato a Terni dal mondiale 2018. Presenti tutte le case moto ufficiali con i propri piloti di punta. Al via anche quattro campioni del mondo: gli inglesi Steve Holcombe e Brad Freeman, il neozelandese Hamish MacDonald e l'italiano Andrea Verona. Ben quattro i continenti rappresentati con riders provenienti da Oceania, Africa, America e naturalmente Europa. Ci saranno l'australiano Will Ruprecht attuale leader della classifica, il brasiliano Bruno Crivilin, il canadese Kade Walker e come wild card il sudafricano Wade Young. Tra gli italiani Thomas Oldrati, Matteo Pavoni e Matteo Cavallo. Non ci sarà il ternano Tommaso Montanari, già campione italiano e campione europeo, che ha deciso di passare al motorally e proprio nello stesso fine settimana avrà la prima prova del campionato: «Peccato perchè ci tenevo - le parole di Montanari - una gara così importante non si vedeva da 15 anni. Ormai a Terni manca solo un impianto fisso». Quello della pista per l'off road è un nervo scoperto, come ribadito nella conferenza stampa di presentazione che si è tenuta in videoconferenza. C'è un vecchio progetto di nove anni fa per la realizzazione di un impianto di cross, motocross, enduro e sprint che l'attuale amministrazione sta provando a recuperare. «Qualche rallentamento di troppo - conferma l'assessora allo Sport del Comune di Terni, Elena Proietti - mi auguro da qui al 2023 di portare a termine questa storia infinita perchè senza infrastrutture lo sport non si può fare». Un progetto che secondo Ortenzo Sanguinato, presidente del MC Racing Terni che organizza l'evento «non deve essere abbandonato, ma stimolato continuitamente per creare partecipazione pubblica e privata, la strada della joint venture è la più fattibile e percorribile». Tornando alla gara in programma il 24-25 aprile il paddock si troverà presso il centro remiero Paolo d'Aloja, da lì si snoderà il percorso di 46 chilometri tra le montagne di Piediluco. Tre le prove speciali: l'Extreme Test di 1,5 chilometri; il Cross Test di 3,5 chilometri e l'Enduro Test di 5,5 chilometri.
Il Messaggero