A "Orvieto in fiore" la rievocazione storica si fa moderna: arriva l'aperitivo medievale

Uno dei aperitivi in fiore delle precedenti edizioni
ORVIETO - Il Medioevo si fa moderno sulla Rupe, arriva "l'aperitivo archeologico medievale". E' una delle novità dell'edizione 2019 di "Orvieto...

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ORVIETO - Il Medioevo si fa moderno sulla Rupe, arriva "l'aperitivo archeologico medievale". E' una delle novità dell'edizione 2019 di "Orvieto in fiore", la manifestazione organizzata dal Comitato cittadino dei quartieri che si terrà dal 7 al 9 giugno nel weekend di Pentecoste e che ormai da sette anni ha riportato nella città del Duomo l'antica tradizione delle infiorate e riscoperto il palio dei balestrieri che si teneva alla fine del 1400 in piazza del Popolo. Una rievocazione che prende spunto in particolare dalla cosiddette "nozze monaldesche" del 1464 quando Giovanna del ramo “muffato” della Cervara e Pietro Antonio del ramo “melcorino” della Vipera sposandosi sugellarono definitivamente la pace nella città dopo oltre un secolo di scontri sanguinosi tra i discendenti dello stesso casato e i loro alleati.


Dall'idea di rievocare quel "brindisi" di pacificazione nasce l'aperitivo archeologico medievale le cui ricette sono state studiate da un archeologo direttamente da manoscritti del XII e XIII secolo e rese appetitose da uno chef. Si tratta di quattro piatti tra i più in voga nelle corti medioevali che saranno accompagnati dall’ippocrasso, o vino ippocratico, un vino speziato e addolcito preparato secondo una ricetta di origine medioevale, molto piacevole da bere ben fresco. Questo singolare aperitivo sarà degustato il prossimo 7 giugno all'interno del Pozzo della Cava al termine del concorso "Aperitivo floreale Street food" che da quattro anni a questa parte è una delle principali iniziative collaterali a "Orvieto in fiore" insieme al concorso "Balconi e vetrin in fiore con i colori dei quartieri" . «La sfida - spiegano gli organizzatori -è scoprire quali fiori o frutta presenti in natura possono essere trasformate in frittelle, torte, sciroppi, marmellate, torte salate, macedonie, bevande aromatizzate o infusi per dar vita ad aperitivi e street food gustosi e profumati». A decretare il vincitore tra bar e locali della città una giuria esaminatrice composta da Elvia Gregorace, Maria Rosa Borsetti, Candida Cadè, Cristiana Curri, Francesco Branzolini, un rappresentante del Comune di Orvieto e da due membri del Comitato dei quartieri che valuteranno gli aperitivi giudicando la creatività, l’allestimento scenografico e l’originalità delle ricette. 


Con il concorso “Balconi e vetrine in fiore con i colori dei quartieri”, nato nel 2013 con la nascita di “Orvieto in fiore” e curato da due anni a questa parte dalla Fidapa Bpw Italy, cittadini e commercianti sono invece invitati a vestire a festa la città con i colori e i simboli dei quartieri per arricchire ancor di più la scenografia medievale nella quale si cala Orvieto a partire dal weekend di Pentecoste, con la Festa della Palombella, e fino alle celebrazioni del Corpus Domini.   Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero