«L'eroina pakistana dilaga. Accanto alle droghe sintetiche più svariate che si possono acquistare da casa con un click sul computer. Il policonsumo di droga...
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Spaventa la possibilità rispetto al passato di potersi confezionare sostanze in base alle esigenze personali. E il ricorso al sintetico, Spice o K2, a quella che viene definita la droga dello Zombie. I dati restituiti dai Serd umbri sono agghiaccianti. Dal 2017 al 2019 gli utenti minorenni del servizio sono aumentati del 200 per cento». Da tempo la comunità fondata dal Don, come spiega la terapeuta, Tania Fontanella, punta molto sulla prevenzione: «Abbiamo il progetto INclasse, dedicato alle scuole secondarie, che fa parte di un grande contenitore che si chiama INdipendente e che ospita all'interno i progetti INstrada e INascolto. Nelle scuole portiamo le testimonianze dei ragazzi usciti dal tunnel della droga. Ci siamo resi conto che dei rischi del consumo non si parla più. I loro racconti sono l'arma vincente per fare prevenzione. Soprattutto in una realtà dove già a 12 anni c'è il primo approccio ai cannabinoidi e all'eroina gialla». L'educatrice Runa Ognibene guidò l'unità di strada che scese in campo dopo l'omicidio di David Raggi: «Il centro era strapieno di bottiglie di birra acquistate ai distributori a 1 euro e 50. Questo fa parte di una logica costruita a tavolino. Prima di arrivare alle sostanze si inizia sempre con l'alcol». Per Palmieri questo «è un momento di crisi del sistema. Oggi non si fa più prevenzione quando invece su questo fronte serve un Piano Marshall. La legge 90 aveva istituito una commissione ministeriale incaricata di analizzare il fenomeno tossicodipendenza ma sono dieci anni che non si riunisce più».
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Il Messaggero