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Vladimir Luxuria è stata ospite nel programma di Serena Bortone Oggi è un altro giorno, dove si è raccontata a cuore aperto, tra carriera e vita privata. «Ero un bambino amante degli animali - spiega - preparavo il pastone per i maiali con nonno Vladimiro. I miei genitori mi trovavano nella cuccia del cane e avevo una papera che mi considerava sua madre. Sono stato un bambino molto creativo, ma a un certo punto della mia vita mi sono accorta che ero diversa dai bambini della mia età. Non seguivo il calcio e mi attraeva tutto ciò che faceva parte del mondo femminile. Ma quando lo esternavo, mi facevano capire che fosse qualcosa di sbagliato. Mi sentivo sbagliata, reprimendo la mia femminilità. Mi sforzavo di fare il maschietto. Quando ero nella mia cameretta, mi liberavo e mi mettevo un vestitino di mia sorella. Ho cercato di avere una fidanzata, ma la vedevo come un'amica. Inizialmente volevo cambiare perché soffrivo e faceva soffrire i miei genitori. Mio padre non gradiva il mio atteggiamento effemminato. Ma la fanciulla chiusa nella mia anima mi chiedeva di liberarla. Se non avessi scelto me, sarei diventata una persona depressa. Ho iniziato il percorso da sola, ma poi le persone si sono iniziate ad avvicinare».
Vladimir Luxuria ha parlato anche del delicato tema del bullismo a scuola. «Se uscivo dalla classe, quando tornavo trovavo brutte offese scritte sul libro. Io strappavo le pagine, ma non dicevo il motivo al maestro. Mi facevano la pipì nelle scarpe o mi scrivevano cose sul muro. Gli insegnanti facevano finta di niente. Una supplente mi ha umiliato chiedendomi davanti a tutti se mi piacevano i maschietti, io ho risposto di sì e lei mi ha bacchettato la mano. Le lacrime me le asciugavo da sola. Le mie sorelle sono state alleate. Hanno costruito un ponte tra me e i miei genitori. Ho rincontrato un mio compagno omofobo quando sono diventata deputata e mi ha chiesto se potevo raccomandare suo figlio.
Poi, Serena Bortone mostra a Vladimir un videomessaggio del fratello Glauco. «Ricordo com'ero in pena per te - dice Glauco - quando ti hanno arrestata in Russia a Sochi con la bandiera gay». L'ex parlamentare si scioglie in lacrime: «È tanto che non vedo mio fratello, sto aspettando di fare il vaccino per tornare a trovarli. Lui è etero, ma una volta per me venne al gay pride con un body rosa. Gli voglio molto bene». Commozione in studio.
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