Rai, Bignardi si difende: non sono renziana. E quelle sui miei insuccessi sono leggende metropolitane

Daria Bignardi
«Quella degli insuccessi è una leggenda metropolitana. Guardate le medie di rete, le Invasioni barbariche hanno fatto il 4% da sempre». A parlare, dopo le...

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«Quella degli insuccessi è una leggenda metropolitana. Guardate le medie di rete, le Invasioni barbariche hanno fatto il 4% da sempre». A parlare, dopo le polemiche nate intorno alla sua fresca nomina a direttore di Rai3, è Daria Bignardi nel corso di una conferenza stampa a Viale Mazzini. Quanto alle accuse di essere renziana, ha risposto: «L'ultima volta nell'ultima intervista insieme non l'ho trattato benissimo, vedetevi quell'intervista e ditemi se mi si può dare della renziana. Sono veramente delle sciocchezze. Giudicateci alla fine del mandato di tre anni».

Alla conferenza era presente anche il presidente Rai, Monica Maggioni, che a proposito delle nomine ha sottolineato il «lavoro molto intenso in termini di ore e di scouting, con molti tentativi per arrivare a questo risultato in totale libertà intellettuale. Il dg si è mosso guardando al prodotto e ai vari pezzi dell'azienda, cercando le persone che sanno lavorare al meglio». «Tra i nomi scelti - ha aggiunto - ci sono pezzi di Rai che conoscete come Angelo Teodoli e Andrea Fabiani e arrivi di persone che raccontano come la commistione sia una cosa positiva. Chi viene da fuori porta idee e percorsi che si incontrano con persone dentro la Rai e così si ha l'occasione di migliorare».


«Ho lasciato Magnolia due anni fa e la tratterò come tutte le altre aziende del mercato. Sono alla ricerca di rapporti con tutti e con chi è bravo a realizzare il prodotto», ha detto il neo direttore di Rai2 Ilaria Dallatana, rispondendo ad una domanda sui suoi rapporti con la sua ex società di produzione Magnolia.
«Fare il direttore di rete in Rai per uno che fa questo mestiere è la cosa più bella del mondo, ora comincerò a pedalare». «Quando mi è arrivata la proposta - ha proseguito - ho pensato potesse essere una bella cosa, perché qui dentro ci sono tante persone con cui potrei fare squadra. Ci sono i presupposti per una bella avventura». Dallatana ha ricordato che, pur non avendo mai lavorato in Rai, ha collaborato con la tv pubblica realizzando programmi come 'Pechino Express' e 'X Factor' che debuttò proprio su Rai2.
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Il Messaggero