La polemica su Sanremo e l'esposto del Codacons? «Non me ne frega niente, non l'ho scritto io il regolamento». Mahmood si confessa. Lo fa attraverso...
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Sulla reazione dell'avversario, Ultimo, che non ha vinto il festival d'un soffio, Mahmood dice: «Il nervosismo gioca brutti scherzi. Siamo giovani, capita...». Insomma nessun rancore con l'avversario rosicone. «Quando facevo il cameriere - dice Mahmood - all'inizio i miei cappuccini facevano schifo: crede che non mi abbiano offeso più di una volta? Poi sono diventato il 're dei cappuccini'».
E ancora: «Sono un pacifista, credo nella buona stella e forse la mia buona stella si chiama Freddie Mercury...». Il motivo? «La sera prima di Sanremo giovani - spiega il cantante - la gara che mi ha permesso di volare tra i big, ho visto Bohemian Rhapsody. A parte che ho pianto tre volte per la bellezza della pellicola, mi ha trasmesso un'energia, una carica particolare. Sono convinto che mi abbia portato fortuna».
Mahmood si è anche espresso in merito agli insulti ricevuti da Il Volo in sala stampa: «Non se lo meritano». «Mi dispiace da morire per i ragazzi. Grande dispiacere, grande rammarico. Lo stesso discorso vale per Ultimo». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero