Joe Cocker e Avventura: così, bambini, scoprivamo il mondo. In bianco e nero, sul primo dei due canali della tv (Rai è superfluo, c'era solo lei). Chi viaggia...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Correva l'anno 1969 e da allora, nei dieci anni seguenti, la Rai trasmise un'ottantina di puntate di mezz'ora ciascuna basate su documentari, molti autoprodotti dagli autori (che allora gareggiavano alla pari con la Bbc in quanto a bravura ma con assai meno mezzi) e reportage che ti facevano davvero girare la testa e il mondo. L'ideatore e conduttore Bruno Modugno, con l'aiuto di Sergio Dionisi, William Azzella e Mino Damato, univa cultura e divulgazione e ti spingeva a correre in biblioteca per saperne di più dei faraoni, del polo sud, degli animali selvaggi della Rift Valley. Un capolavoro. E alla fine ci pensava la malinconica A Salty Dog, dei Procol Harum, a salutarti dando inizio all'attesa della prossima puntata. Chissà se Joe Cocker l'ha mai saputo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero