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«Prendo atto della decisione di La7. In questo momento, l'unico mio pensiero va alle 35 persone che lavorano con me da anni e che da un giorno all'altro - senza alcun preavviso - vengono lasciate per strada». Lo dice Massimo Giletti, contattato dall'AdnKronos dopo la nota di La7 che annuncia la sospensione del programma Non è l'Arena.
Nelle ultime settimane si erano diffuse voci sul possibile passaggio di Giletti alla Rai, per condurre un programma dalla prossima stagione. Secondo le indiscrezioni che circolano a La7, sarebbero stati proprio i contatti avuti con la tv pubblica a determinare la rottura con l'emittente di Urbano Cairo. Di fronte alla prospettiva di un rapporto destinato a terminare, negli ultimi giorni l'azienda avrebbe deciso di accelerare i tempi arrivando alla decisione della sospensione del programma. Sembra anche - si apprende ancora - che siano sorti problemi in relazione ai costi e alla raccolta pubblicitaria della trasmissione. Il passaggio di Giletti alla tv pubblica sarebbe in linea con il rinnovamento dei palinsesti che il centrodestra vorrebbe realizzare a partire dalla prossima stagione. La programmazione autunnale della Rai sarà presentata a giugno e le decisioni vengono prese in queste settimane. Recentemente era stato ipotizzato un passaggio di Giletti a Rai1, ma secondo altre indiscrezioni il conduttore potrebbe approdare sulla seconda rete eventualmente nella serata del giovedì, storicamente occupata da talk di informazione.
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Il Messaggero