Sanremo 2019, Fabio Rovazzi: dedica al papà morto dal palco dell'Ariston, il pubblico dell'Ariston si commuove

Commozione a Sanremo 2019: dal palco dell'Ariston Fabio Rovazzi rivolge una dedica al padre, morto nel 2010. «Ora che siamo tornati nei nostri veri personaggi, prima di...

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Commozione a Sanremo 2019: dal palco dell'Ariston Fabio Rovazzi rivolge una dedica al padre, morto nel 2010. «Ora che siamo tornati nei nostri veri personaggi, prima di lasciare il palco vorrei dedicare due parole a una persona che non vedo da un po' di anni - dice - Caro Papà..... non so come contattarti ma Sanremo ha uno share così alto che molto probabilmente arriva fino a lassù. Beh volevo dirti che, in parte, tutto questo è anche colpa tua. E volevo salutarti, visto che l’ultima volta non ho fatto in tempo».


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Fazio Rovazzi, salendo sul palco dell'Ariston, si era autoproclamato «distruttore artistico» al posto del dirottatore artistico Claudio Baglioni e aveva deciso di intonare 'Andiamo a comandarè. La platea, soprattutto gli spettatori più giovani, si alzano e ballano. Alla fine dell'esecuzione, Fabio Rovazzi chiede un'opinione in platea e sua madre seduta in prima fila le risponde che preferisce Baglioni. Ma lui c'ha preso gusto e vuole proseguire. Il direttore d'orchestra però no. «Ho toccato il punto più basso della mia carriera con 'Andiamo a comandarè. Me ne vado», dice il meastro Maurizio Filardo prima di allontanarsi. Anche l'orchestra si rifiuta di suonare per lui, tranne un violinista. Rovazzi chiede un leggio e recita i versi di un mash-up di tre suoi brani: 'Volarè, 'Tutto molto interessantè, 'Faccio quello che vogliò e una frase di 'Andiamo a comandarè. Alla fine, fa irruzione un agitatissimo Fausto Leali urlante («questo festival è truccato, deve vincere Fausto Leali»), come fosse il 'Cavallo pazzò che ha tormentato tante edizioni del festival. 
 

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Il Messaggero