Verissimo, la difficile infanzia di Clarissa Burt: «Mio padre avrebbe ucciso mia madre così siamo scappati. Non l'ho visto per 42 anni»

Si è raccontata senza maschere a Verissimo l'attrice 63enne

Verissimo, la difficile infanzia di Clarissa Burt: «Mio padre era violento e alcolizzato, ho sofferto di depressione a causa della mia famiglia»
La prima ospite di Silvia Toffanin a Verissimo è stata Clarissa Burt. Ha raccontato la sua vita senza maschere l'attrice statunitense. Dalla storia con Massimo Troisi...

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La prima ospite di Silvia Toffanin a Verissimo è stata Clarissa Burt. Ha raccontato la sua vita senza maschere l'attrice statunitense. Dalla storia con Massimo Troisi al racconto della sua infanzia l'ex modella ha aperto ai telespettatori Mediaset il libro della sua vita. 

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Verissimo, la difficile infanzia di Clarissa Burt

«Ho avuto un padre violento e alcolizzato». Ricorda quei momenti Clarissa, vicessitudini che ha trascritto nero su bianco su un libro Ridefinisci la tua autostima. «Sono cresciuta a Philadelphia in una casa molto cattolica, molto irlandese e molto… violenta: mio padre beveva parecchio. Vedevo lui sempre arrabbiato e la mamma sempre infelice: aveva 18 anni quando sono nata e ha sopportato per più di vent’anni questo matrimonio tossico. Che dolore vederla giovanissima, con tre figli, abusata da questo mostro…».

«Papà beveva molto ed era molto violento e questo ha fatto sì che, ad un’età molto giovane, ho capito come manovrare le fisime di mio padre. Ho visto scene di violenza verso tutti in casa. Mio fratello e mia sorella sono quelli che hanno preso più botte. Non c’era solo la violenza fisica, ma anche quella verbale. Mamma era incinta e aspettava me e lui l’ha picchiata. Nel 1958 c’era pochi posti in cui le donne potevano rifugiarsi quando c’erano episodi di violenza e quindi mio nonno, a mia madre, ha detto che doveva restare con mio padre essendo rimasta incinta fuori dal matrimonio. Ad un certo punto decidiamo di scappare».

E ha aggiunto: «Un sabato sera, lui era con gli amici ed io avevo appena messo il telefono in camera mia. Lui è venuto su da mamma e poi è sceso nuovamente dagli amici. A mia madre ho detto che mio padre stava aspettando che io partissi per l’università per ammazzarla e lì abbiamo deciso di partire»

Poi quello che lei definisce «mostro» per 42 anni Clarissa non l'ha visto: «L'ho rivisto al funerale di mio fratello (morto di cancro) qualche anno fa, l'ho perdonato perché non sono una che porta rancore ma non l'ho salutato perchè è una persona tossica».

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Dalla depressione al tradimento

Ha sofferto anche di depressione l'attrice: «Indubbiamente tutto è nato dal dolore che mi ha provocato mio padre, io non mi fidavo di nessuno perchè se non puoi fidare della tua famiglia di chi puoi farlo?». Ma dei suoi compagni si è sempre fidata. «Ho avuto grandi amori. Massimo Troisi mi ha chiesto di sposarlo ma avevo scoperto un tradimento insieme a tutta l'Italia e ho deciso di lasciarlo. Mi ha fatto male, ma dovevo scegliere per forza».

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Il Messaggero