Ciao Darwin, ciao evoluzione della specie, ciao civiltà dell’intelletto, ciao progresso, ciao pudore, ciao etica, ciao estetica. E potremmo chiuderla così se...
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Ciao Darwin, nuova denuncia: ferita al Genodrome, ora è in sedia a rotelle e senza lavoro
Che un bella fetta di spettatori aspetta il matrimonio farlocco di una tal Pamela Prati con il cavaliere invisibile. Ed un’altra bella fetta di italiani asciuga ancora le lacrime di cui Riccardo Fogli superstite dell’Isola dei famosi inonda gli studi televisivi continuando a guadagnare. Offensivo, irrispettoso mettere le tre vicende sullo stesso piano? No. Assolutamente no, perché figlie della stessa deriva. Che nessuno potrà arrestare in quanto deriva fisiologica e biologica. Noi siamo ormai metafisica, l’oltre, l’infinito, il buco nero. Noi non siamo più carne, ossa e processi chimici. Siamo un nulla magnifico. Un unico nulla-pensiero che se vediamo due politici ancora confrontarsi in un programma con toni pacati ci dileguiamo con discrezione per cadere nelle trappole letali delle Iene, in Burini e Chic di Ciao Darwin, per le storie di vita esagerate ( ed esasperate da autori televisivi a rutto libero) di un bestiario di personaggi pronti ad inventarsi di tutto, abusi, povertà, raggiri pur di ricevere la chiamata da un redattore di programma e accordarsi per un’ospitata compensata. Nostalgia per lo schiaffo Sgarbi/D’Agostino, per la piazzata Mussolini/Belillo. Roba da educande. E se pure qualcuno entrasse in uno studio senza mutande sappiate che non farebbe più scandalo, se non nel tempio di Porta a Porta. Perché lo scandalo presuppone una Chiesa che condanni, una famiglia che non tolleri. Una società che guardi schifata. Non esiste più nulla di tutto questo. Se accade è possibile, e l’unica strada dell’impossibile, del sorprendente, rimane il surrealismo. Ruoli capovolti, politici che ballano, ballerini che giudicano, attori che si prestano ad opinionare.
Di reale sembra ci resti la Leosini nelle carceri, e i sondaggi di Piepoli e Ghisleri.
Il Messaggero