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«Ho scritto una lettera al cantante Blanco in cui dico che, pur comprendendo la rabbia di non essere riuscito a cantare a causa di un problema tecnico, non potendo esprimersi al meglio, il suo comportamento è stato lesivo del lavoro di tutti i floricoltori liguri e italiani che con tanta difficoltà, in questi anni così difficili, continuano a produrre fiori come quelli che ha distrutto ieri sera». Lo dice all'Adnkronos/Labitalia Cristiano Genovali, presidente dell'Associazione floricoltori e fioristi italiani.
Blanco, il messaggio dei fiorai
«Blanco - spiega - ha calpestato non solo i fiori, ma anche il lavoro dei fioristi che hanno realizzato le composizioni. Fiori che, dopo anni di duro lavoro dietro le quinte, siamo riusciti a far capire agli scenografi e alla Rai che dovevano essere riportati sul palco durante il festival». «Le scuse pubbliche di Blanco - sottolinea il presidente Genovali - sono doverose verso chi ha realizzato gli allestimenti; dovrebbe poi farsi fotografare con un mazzo di fiori tricolore con scritto "fiori italiani" e usare la sua faccia per pubblicizzare il marchio dei fiori italiani che lanceremo il 22 febbraio come 1° marchio di certificazione di prodotto italiano, in modo da diventare testimonial gratuito di questo marchio».
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Il Messaggero