OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
È tornato anche oggi l'appuntamento con "La vita in diretta", il programma condotto da Alberto Matano in onda su Rai 1 dal lunedì al venerdì dalle 17.05. Dai fatti di attualità ai racconti di cronaca, il conduttore ha approfondito le ultime notizie insieme a molti ospiti presenti in studio. Tra questi, anche la scrittrice e sceneggiatrice Barbara Alberti.
Barbara Alberti, chi è
Nata a Umbertide (Perugia) l'11 aprile del 1943, Barbara Alberti ha 80 anni. Dopo il trasferimento insieme alla famiglia a Roma, si laurea in Filosofia all'università La Sapienza. Nel corso della sua carriera da scrittrice, combatte a spada tratta contro l'immagine perdente del sesso femminile. Sono tante le sue opere che trattano di questo tema, dal picaresco "Memorie malvagie" (1976) allo sperimentale "Delirio" (1978), fino al meditativo e controverso "Vangelo secondo Maria" (1979). Tra le sue opere più importanti, anche "Il signore è servito" (1983), "Buonanotte Angelo" (1986), "Povera bambina" (1988), "Parliamo d'amore" (1989) e "Gianna Nannini da Siena" (1991) e "Il promesso sposo" (1994). Dopo aver pubblicato l'opera umoristica "La donna è un animale stravagante davvero: ottanta ritratti ingiusti e capricciosi", nel 2003 scrive "Gelosa di Majakovskij" e "Il principe volante". Tra il 1974 e il 2005 lavora anche come coautrice di sceneggiature cinematografiche, come "Il portiere di notte" di Liliana Cavani (1974, collaboratrice), "Maladolescenza" di Pier Giuseppe Murgia (1977), "Io sto con gli ippopotam"i (1979), "Monella" (1998) e "Melissa P". (2005). Dal 1983 al 1998 tiene la rubrica "Parliamo d'amore" sul settimanale Amica, oltre a scrivere una rubrica su Penthouse chiamata "Luci rosse". Dal 2009 gestisce "La posta di Barbara Alberti" su Il Fatto Quotidiano, oltre a tenere una rubrica di corrispondenza coi lettori sul settimanale "Gioia".
La vita privata
Barbara Alberti è stata a lungo sposata con il produttore e sceneggiatore Amedeo Pagani, dal quale ha avuto due figli: Malcom Pagani, giornalista, e Gloria Samuela Pagani, arabista. Nel corso di un'intervista al "Corriere della Sera", la scrittrice ha parlato della storia d’amore durata sessant’anni con il suo ex marito, che ha definito come «un'enorme fortuna». La loro relazione, non priva di difficoltà, avrebbe resistito anche a un periodo di separazione di una decina d’anni. Tra i motivi della separazione, anche un tradimento. A confessarlo è stata proprio lei, che non ha però voluto dire con chi: «Si dice il peccato ma non il peccatore». Ma anche Barbara Alberti è stata tradita. «Sì, tanto tempo fa da un mio ex. È andata che una sera lui mi dice che va a giocare a carte a casa di Lina Wertmüller, ma io chiamo Lina e di lui manco l’ombra. L’ho messo gentilmente alla porta. Le corna mi fanno diventare matta». Oggi a quell’idea di amore passionale nemmeno ci pensa più: «Il sesso a quest’età? Ridicolo - racconta in un'intervista -. Che senso ha spingere affinché si faccia sesso da vecchi? Lo fanno solo perché hanno capito che noi vecchi abbiamo i mezzi per consumare e allora incentivano l’eros. Lasciateci in pace». Da giovane però perse la testa per un bellissimo gay. «Sì, ma non dirò altro, nemmeno sotto tortura». Oggi l'amore, a una certa età, è cambiato, è naturalmente diverso: «Si sta insieme perché si scopre che insieme si sta bene. È presenza fisica, è condivisione di programmi, è cose da fare, è disincanto».
La litigata con Vittorio Sgarbi
Celebre fu la litigata in tv con Vittorio Sgarbi, nel 2013. I due, ospiti di "Agorà" edizione estiva per parlare di crisi e matrimoni, si attaccarono furiosamente mettendo in difficoltà lo stesso conduttore, Giovanni Anversa. Ad accendere la miccia fu Sgarbi che dichiarò «l'uomo è vittima della donna». Il critico d'arte diede alla scrittrice della "vecchia befana" e "ruffiana di corte". Da qui il botta e risposta tra i due che culminò con l'uscita dallo studio della scrittrice.
Leggi l'articolo completo suIl Messaggero