WhatsApp, Instagram e Facebook in una sola chat da 5 miliardi di utenti: il progetto di Zuckerberg

WhatsApp, Instagram e Facebook in una sola chat da 5 miliardi di utenti: il progetto di Zuckerberg
Una sola super-chat da oltre 5 miliardi di utenti. È quella che ha in mente di realizzare Mark Zuckerberg unificando l’infrastruttura di WhatsApp, Facebook Messenger...

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Una sola super-chat da oltre 5 miliardi di utenti. È quella che ha in mente di realizzare Mark Zuckerberg unificando l’infrastruttura di WhatsApp, Facebook Messenger ed Instagram Direct. In pratica, come preannunciato all’inizio del 2019, le tre piattaforme convergerebbero in un unico sistema di comunicazione integrato che permetterà a miliardi di utenti in tutto il mondo di parlare tra di loro anche con iscrizioni a social network differenti.


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IL PROGETTO
Un progetto ambizioso che Menlo Park aveva preannunciato all’inizio del 2019 e che ora sembra essere ad un primo punto di svolta. A rivelarlo è stato WABetaInfo, sito specializzato nell’analisi del codice delle versioni beta delle applicazioni per smartphone in cerca di future funzionalità non ancora attive. Scandagliando le informazioni elaborate dai tecnici di Zuckerberg, sono state infatti scovati delle chiare indicazioni di questa convergenza. Nell’ultima beta di Messenger, l’app predisposte la possibilità di integrarsi con WhatsApp. Si tratta di tracce molto simili a quelle scoperte pochi giorni fa e relative a Messenger e Instagram. Si tratta di stringhe di codice che riferiscono della creazione di un database locale all’interno dell’app che serve alla piattaforma per sapere se un contatto è bloccato, una chat è archiviata e molti altri aspetti. E chissà che in futuro, quando verranno integrati i pagamenti diretti sulle applicazioni (già in fase di test in Brasile), non ci si potrà anche scambiare denaro da una piattaforma all’altra.

LE CRITICITA'

L’obiettivo dichiarato è quello di consentire agli utenti di conversare con i propri contatti a prescindere dall’app utilizzata. Quindi se a livello visivo non dovrebbero esserci grossi sconvolgimenti, perché su smartphone e tablet continueremo ad avere le icone delle tre app, a livello pratico avverrà una trasformazione importante, poiché utilizzando una delle tre piattaforme si potrà interagire con qualcuno che ne usa un’altra. Il tutto con la garanzia della crittografia end-to-end che rende impossibile risalire ai contenuti inviati. Questi infatti restano noti solo a mittente e destinatario anche se la conversazione dovesse essere intercettata. Nessuna indicazione invece su come Zuck questa volta gestirà la privacy. Anche perché con un provvedimento ad hoc, il garante per la protezione dei dati personali italiano, già nel 2018, aveva stabilito per WhatsApp il divieto di cessione dei dati degli utenti a Facebook. Uno scoglio non di poco conto. Inoltre bisognerà comprendere se questa unione, che rischia di trasformarsi in una sorta di cartello, crei una posizione dominante per Menlo Park. Un’ipotesi che peraltro ha già bloccato a fine 2019 il progetto di unificazione delle tre app ad opera della FTC (Federal Trade Commission), l'agenzia statunitense garante per il mercato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero