Twitter, arriva Recap per recuperare i tweet che vi siete persi

Twitter, arriva Recap per recuperare i tweet che vi siete persi
Il bello di usare Twitter è che puoi commentare in tempo reale tutto ciò che sta accadendo, da un grande evento di politica internazionale a un piccolo episodio di cronaca...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Il bello di usare Twitter è che puoi commentare in tempo reale tutto ciò che sta accadendo, da un grande evento di politica internazionale a un piccolo episodio di cronaca locale, condividendo con i follower i tuoi 140 caratteri.


Ma come fare se, nel momento in cui qualcosa sta avvenendo e viene twittata dagli utenti, tu non sei collegato e non hai modo di dare il tuo contributo al flusso di cinguettii che costituisce il popolare social network? Come recuperare, in altre parole, i principali tweet che ti sei perso?



La soluzione è arrivata venerdì scorso con Recap, il nuovo servizio già annunciato a novembre dagli amministratori di Twitter e ora disponibile nell’app per iPhone, in attesa che venga esteso nelle settimane successive ad Android e alla versione web. Recap consente di mettere in evidenza, nel momento in cui si effettua il login, tre grandi tweet tra quelli più interessanti che sono stati pubblicati mentre non si era connessi, sia che l’ultimo accesso risalga a poche ore prima, sia che non si apra Twitter da giorni. L’idea alla base di questo nuovo servizio è quella di aiutarti a trovare il meglio di ciò che ti sei perso, dice Kevin Weil, l’ideatore di Recap, aggiungendo che «subito dopo aver visualizzato un veloce riepilogo dei tweet più accattivanti, si tornerà alla schermata normale».



Recap è appunto una delle novità per il 2015, promesse tre mesi fa agli investitori. Un altro miglioramento è stato pensato per i nuovi utenti e sarà disponibile a breve: consiste in un servizio di collegamento diretto ai contenuti più interessanti prima che si venga risucchiati nel sistema dei suggerimenti, siano essi account o discussioni. Il senso di questi nuovi servizi va nella direzione di orientare il flusso di tweet non secondo il timing della loro pubblicazione, ma in base al “peso” di ciascuno di essi. Sono pur sempre 140 caratteri, è vero, ma non tutti hanno la stessa importanza, a dispetto dello slogan del social network, che è “What’s happening?”.



L’anticipatore di Twitter, Facebook, mostra la cronologia completa dei contenuti postati, evidenziando soprattutto quelli più condivisi o commentati dai propri amici, tenendo conto anche della frequenza di interazioni con ciascun contatto. Gli amici più “stretti” sono anche quelli che Facebook ci mostra di più. Twitter seguirà gli stessi “segnali” per scegliere i temi del Recap di ciascun utente, sebbene Kevin Weil rifiuti l’accostamento al social network ideato da Mark Zuckerberg. Sta di fatto che non si darà ai 284 milioni di utenti mensili attivi su Twitter un controllo diretto su Recap: non potranno scegliere quanti argomenti visualizzare; non potranno chiedere a Recap di mostrar loro i migliori tweet delle ultime, per dire, 12 ore, anche se il tempo di disconnessione è stato più lungo o più breve; e non potranno segnalare di essere interessati, ad esempio, a tweet su tecnologia piuttosto che di sport. Non potranno neanche eliminarlo dalla propria home, ma cliccando la X in cima all’indice dei “recap”, il servizio apparirà sempre meno frequentemente. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero