Twitter, dopo il cuore altre emoticon: il social network pronto a introdurre le faccine per rispondere e commentare

Twitter, dopo il cuore altre emoticon: il social network pronto a introdurre le faccine per rispondere e commentare
Le emoticon, nome comune per indicare le faccine con cui infarciamo le nostre conversazioni virtuali di tutti i giorni, presto potrebbero fare la loro comparsa anche su Twitter....

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Le emoticon, nome comune per indicare le faccine con cui infarciamo le nostre conversazioni virtuali di tutti i giorni, presto potrebbero fare la loro comparsa anche su Twitter. Dopo Facebook e WhatsApp, infatti, anche sul social dei cinguettii potremmo commentare, rispondere, interagire con gli altri utenti senza dover per forza esaurire i 140 caratteri messici a disposizione, ma ricorrendo alla classica iconografia, basata su emozioni elementari (la tristezza, la gioia, la rabbia), che sempre di più va a sostituire l’uso della parola scritta.




Che questo sia un bene o un male, lo lasciamo dire ai linguisti e agli psicologi della comunicazione. A noi resta la constatazione di quanto il linguaggio sia ormai condizionato dalle icone. Dopo aver sostituito la stella con il cuore, per manifestare le proprie preferenze, Twitter starebbe studiando il modo di introdurre altri contenuti simbolici a disposizione degli utenti. Ma, appunto, il condizionale è d’obbligo, dato che il social potrebbe comunque metterli a punto, senza però introdurli automaticamente. Una sorta di studio di fattibilità, insomma.



Dopo l’introduzione dell’opzione-cuore, le polemiche non si sono fatte attendere: risolti i problemi di ambiguità (il cuore, infatti, indica con più forza ed evidenza l’adesione ad un pensiero, una considerazione, un commento), i veri problemi – è stato sottolineato dai critici – potrebbero emergere quando si vuole mostrare apprezzamento per un tweet triste o infelice. Ecco perché, pensano alcuni, avere a disposizione più opzioni iconografiche risolverebbe la questione.



Ciò che ancora non è chiaro è se Twitter stia introducendo le nuove emoticon per permettere una maggiore scelta nei modi in cui gli iscritti possono rispondere, o se già era stato deciso di aggiungerle quando, una settimana fa, ha sostituito la stella dei preferiti con il cuore. Di fronte alle richieste di chiarimento, dal social è arrivata una simpatica risposta: l’emoticon della scimmietta che si tappa la bocca, per dire che non può parlare; il modo migliore, trattandosi di emoticon, per rispondere a una domanda indesiderata.



Tempi di cambiamenti, insomma, nei sistemi linguistici dei social newtwok. E Facebook non è da meno, dopo l’annuncio della prossima introduzione del tasto “dislike” a commento di post e foto (soprattutto, di eventi tristi e spiacevoli). Tutto questo accade nel giorno in cui l’Oxford dictionary ha scelto come parola dell’anno…proprio una emoticon: la faccina che ride fino alle lacrime, che risulta la più utilizzata in tutto il mondo. Segno dei tempi, e di quanto il nostro modo di comunicare sia cambiato. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero