Gli hacker non vanno in vacanza, ecco i consigli per non farsi rovinare le ferie

Gli hacker non vanno in vacanza, ecco i consigli per non farsi rovinare le ferie
Cinque consigli per evitare che durante le vacanze estive il meritato riposo dopo un anno di lavoro venga rovinato da...

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Cinque consigli per evitare che durante le vacanze estive il meritato riposo dopo un anno di lavoro venga

rovinato da quell'attacco informatico che si chiama phishing e che è tra i più diffusi al mondo. A indicare gli accorgimenti da seguire per limitare il più possibile eventuali danni è Ermes Cyber Security, startup dell'Incubatore I3P del Politecnico di Torino, che ricorda come gli hacker «non vadano in vacanza» e che, anzi, «l'estate è un momento incredibilmente ghiotto per i cyber criminali», che sfruttano la disattenzione legata alla tranquillità delle ferie.

Il primo accorgimento è quello di evitare di aprire un'email nel caso ci siano dubbi sul mittente. L'attacco informatico del tipo phishing avviene nella maggior parte dei casi tramite l'invio di messaggi di posta elettronica che simulano, in grafica e contenuti, comunicazioni da parte di un ente, un istituto bancario o un provider noto all'utente di cui si tenta il furto dei dati: questo è possibile attraverso l'uso malevolo dei Web Tracker da parte degli hacker, che tracciano le abitudini degli utenti. Per questo è importante verificare sempre l'indirizzo mail da cui si riceve la comunicazione e, se non siete convinti, non cliccate per alcun motivo sui link proposti. Per sciogliere ogni dubbio è sempre meglio rivolgersi all'assistenza clienti dell'ente che ci ha inviato il messaggio di posta.

Seconda regola, quella di fare attenzione al social phishing. I social network, ricorda Ermes Cyber Security, sono una miniera di dati personali e di occasioni per gli hacker: ogni giorno gli account dei nostri amici vengono violati a loro insaputa e diventano essi stessi veicolo di 'infezionè. Quindi quando un amico invia link dubbi, catene o richieste di aiuto, magari scritte in un italiano vacillante, non cliccate e non diffondete ad altri vostri contatti. Fermatevi piuttosto e chiedete spiegazioni al vostro amico prima di cliccare. A maggior ragione, non accettate richieste di amicizia da parte di contatti sconosciuti o dal profilo dubbio.

Altra regola d'oro: aggiornare password troppo deboli. L'utilizzo di password deboli facilita enormemente la vita degli hacker che possono intervenire con attacchi diretti a brute force (forza bruta). Un rischio serio è rappresentato anche dall'utilizzo di password identiche per diversi account. Prima di partire quindi è fondamentale

fare un check e cambiare le password troppo vecchie o deboli, rendendole invece più complesse.

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Il Messaggero