«Un Anello per domarli, un Anello per trovarli, un Anello per ghermirli e nell'oscurità incatenarli». C'è un nuovo anello e ci sono nuovi...
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Come detto l’obiettivo dichiarato da Tokenize è quello di eliminare ogni tipo di password o di autenticazione per sostituirle con diverse modalità di crittografia. Oltre ai pagamenti contactless, per i quali basta avvicinare l’anello al pos del negozio, sono molti gli impieghi a cui Token si presta: ad esempio si potrebbe accedere ai propri account solo avvicinando la propria mano al pc o “bussando” sul tavolo. Quella knock è una delle gesture principali che caratterizzano il dispositivo, ovvero attraverso un colpetto su una superficie è possibile attivare una determinata azione come aprire la propria auto oppure o avviarla avvicinando il device al pulsante start&stop. Oltre a questo Token è compatibile con circa 50 sistemi di trasporto pubblico, per cui è in grado di sostituire biglietti e abbonamenti fisici. Non solo, l’anello può sostituire i classici badge, o cartellini, utilizzati dai dipendenti per registrare l’orario di accesso in ufficio. Inoltre lo smart ring è pensato anche per sostituire le chiavi di casa: predisponendo un particolare sistema di sicurezza, la porta del nostro appartamento si aprirebbe al nostro arrivo con l’anello.
Ovviamente per far si che funzioni solo con il vero proprietario Token è dotato di un sistema di riconoscimento biometrico delle impronte digitali che lo rende particolarmente sicuro. Per evitare ogni tipo di perdita di informazioni, i dati registrati dall’anello non vengono comunicati ad alcun server rendendo il sistema inattaccabile. Al momento l’anello non è presente sul mercato italiano ma verrà commercializzato da questa primavera. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero