TheFork.it, il sito lanciato da TripAdvisor per risparmiare al ristorante

Claudio Sadler (foto Paolo Picciotto)
TripAdivsor lancia TheFork.it: quando prenotare fa rima con risparmiare Un po’ è anche merito del nome d’impatto: TheFork. ...

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TripAdivsor lancia TheFork.it: quando prenotare fa rima con risparmiare Un po’ è anche merito del nome d’impatto: TheFork.


Ma l’ascesa a piattaforma leader europea nel campo delle prenotazioni online di ristoranti ha più a che fare con la comodità del servizio offerto.







Basta un click (sul pc, ma anche sullo smartphone o sul tablet grazie all’app) e prenoti subito - dalle 9 alle 22 - il tuo ristorante, magari con il privilegio di uno sconto. TripAdvisor, dopo il successo ottenuto in Spagna, Francia e Svizzera, ha appena lanciato TheFork.it. Nata dall’acquisizione delle start up italiane Restopolis e Mytable, la piattaforma ha già conquistato 5 mila locali, dalla pizzeria alla trattoria, fino allo stellato. «Il nostro obiettivo è riunire 7500 ristoratori entro la fine del 2015», puntualizza Almir Ambeskovic, country manager di TheFork Italia.



Tra i punti di forza di TheFork, al contrario tallone d’Achille di TripAdvisor, il sistema delle recensioni, realizzabili solo quando il sistema verifica che si ha effettivamente consumato il pasto. Ne abbiamo parlato con lo chef Claudio Sadler, due stelle Michelin e sei ristoranti di successo nel mondo, indiscusso punto di riferimento nel mondo della ristorazione italiano e internazionale, presente tra il pubblico in sala. Che cosa pensi di TheFork? «Lo ritengo uno strumento interessante, anche perché ormai i clienti sono iper-connessi e appassionati di social media. E questo vale anche per la clientela del ristorante d’alta cucina, che oggi giorno cerca un servizio elegante, ma moderno.



Credo che TheFork possa aiutare a incrementare la visibilità sui motori di ricerca e a raccontare la propria storia attraverso i piatti e i prodotti del territorio». TheFork può rappresentare un'occasione per incrementare il business per i ristoranti anche in vista di Expo 2015? «Sicuramente, soprattutto per chi riesce a raccontare bene la propria proposta. Con Expo2015 avremo moltissimi turisti di tutte le nazionalità: dobbiamo trovare il modo di comunicare chi siamo e cosa offriamo per evitare di deluderli o di esserne delusi».



Quindi pensi di iscrivere i tuoi ristoranti Sadler e Chic’n Quick alla piattaforma? «No, perché per il tipo di cucina che offriamo da Sadler e da Chic’n Quick è basata sul prodotto fresco di giornata e mi diventerebbe difficile gestire le prenotazioni che arrivassero all’ultimo minuto». Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero