Lo hanno battezzato Kepler 452b, ma, visto l'entusiasmo, suona molto più affascinante chiamarlo almeno il pianeta gemello della Terra. In attesa, certo, di un nome più...
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La situazione: la missione Keplero ha trovato un pianeta «cugino, ma più anziano» della Terra. La Nasa ha infatti confermato la scoperta dl primo pianeta simile alla Terra nella «zona abitabile» attorno a una stella come il Sole. «Questa scoperta e l'introduzione di altri 11 nuovi piccoli candidati pianeti nella zona abitabile segnano un'altra pietra miliare nel cammino per trovare un altra Terra» ha annunciato la Nasa. «La nuova scoperta di Kepler-452b - aggiunge la Nasa - mette in luce il più piccolo pianeta finora scoperto in orbita nella 'zona abitabilè, la zona intorno ad una stella di tipo G2, come il nostro Sole, dove l'acqua liquida potrebbe raccogliersi sulla superficie di un pianeta orbitante, e di una stella».
«La conferma dell'esistenza di Kepler-452b porta a 1.030 il numero totale dei pianeti» confermati scoperti dal telescopio spaziale della Nasa. «Keplero ha scoperto il pianeta e la stella che più somigliano alla Terra e al nostro Sole» ha affermato John Grunsfeld, amministratore associato del Science Mission Directorate della Nasa presso il quartier generale dell'agenzia spaziale Usa a Washington. «Questo risultato entusiasmante - ha aggiunto - ci porta un passo più vicini a trovare una Terra 2.0».
In un post sul suo sito, la Nasa scrive inoltre: «Il primo pianeta extrasolare in orbita intorno ad un'altra stella come il nostro Sole è stato scoperto nel 1995. Pianeti extrasolari, soprattutto piccoli mondi della stessa dimensione della Terra, appena 21 anni fa appartenevano al regno della fantascienza. Oggi, migliaia di scoperte più tardi, gli astronomi sono sul punto di trovare qualcosa che tutte le persone hanno sognato per migliaia di anni: un'altra Terra».
Il pianeta Kepler452-b è quasi della stessa dimensione della Terra, hanno riferito gli scienziati della Nasa, si trova nell'area di Goldilocks, nella zona cosidetta abitabile di un sistema stellare e anche la stella intorno alla quale orbita somiglia «ad un'anziana cugina del nostro Sole».
Alla conferenza stampa hanno preso parte John Grunsfeld, amministratore associato del Science Mission Directorate della Nasa a Washington; Jon Jenkins, del centro analisi dei dati del telescopio spaziale Keplero 'Ames Research Center' della Nasa a Moffett Field, in California; Jeff Coughlin, ricercatore per Keplero presso il Seti Institute di Mountain View, in California; Didier Queloz, professore di astrofisica all'Università di Cambridge, in Inghilterra. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero