Un anno nello spazio, l'astronauta Kelly torna a casa

Un anno nello spazio, l'astronauta Kelly torna a casa
E' poco più di una battuta per ricordare il paradosso ideato da Einstein, ma l'astronauta Scott Kelly rientrato sulla Terra nella notte dopo un anno trascorso nello...

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E' poco più di una battuta per ricordare il paradosso ideato da Einstein, ma l'astronauta Scott Kelly rientrato sulla Terra nella notte dopo un anno trascorso nello spazio, è di un millesimo di secondo più giovane del fratello gemello Mark, astronauta pure lui, restato ad attenderlo a Houston. No, non si noterà molto quando i due saranno di nuovo uno a fianco all'altro, mentre invece c'è molto attesa per il confronto che verrà fatto dei loro dati biomedici.


Scott Kelly è stato protagonista di una missione da record di un anno, durante la quale sono stati raccolti dati preziosi per aprire la via alle future missioni umane verso Marte. Kelly è rientrato con la navetta Soyuz con il russo Mikhail Kornienko, con il quale ha trascorso sulla Stazione Spaziale 342 giorni, e con Sergey Volkov. Si conclude così la missione dei gemelli spaziali, durante la quale tutti i parametri vitali di Scott Kelly sono stati confrontati con quelli del suo gemello identico Mark, rimasto a Terra, per capire gli effetti sull'organismo umano di una lunga permanenza in assenza di peso.
 «La missione di Kelly ci ha aiutato a fare un passo in avanti nell'esplorazione spaziale e a portare l'America su Marte», ha detto l'amministratore capo della Nasa Charles Bolden, commentando il rientro dell'astronauta
americano. «Scott - ha aggiunto - è diventato il primo americano ad avere trascorso un anno nello spazio e, in questo modo, ci ha aiutato a fare un passo gigantesco nel posare i piedi sul pianeta rosso». Sono stati almeno
400 i test cui si sono sottoposti Kelly e il suo collega russo Kornienko e, insieme a quelli condotti a Terra su Mark Kelly, permetteranno di studiare il modo in cui l'uomo risponde ad assenza di peso, isolamento, radiazioni e stress durante una lunga permanenza in orbita.


 Arrivati entrambi sulla Stazione Spaziale il 28 marzo 2015, Kelly e Kornienko hanno visto arrivare ben sei veicoli carichi di rifornimenti, fra i quali le capsule Dragon della Space X e Cygnus della Orbital Atk, costruite e gestite entrambe da aziende private per conto della Nasa. Kelly ha inoltre affrontato tre passeggiate spaziali.


 La conclusione della missione segna infine un record personale per entrambi gli astronauti: sommando tutte le missioni, Scott Kelly ha trascorso complessivamente 520 giorni tra le stelle e Kornienko 516. A bordo della Stazione Spaziale sono rimasti il comandante americano Tim Kopra, il britannico Tim Peake, dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) e il russo Yuri Malenchenko; resteranno soli fino al 18 marzo, quando è previsto l'arrivo del nuovo equipaggio, formato dall'americano Jeff Williams e dai russi Alexey Ovchinin e Oleg Skripochka. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero