Da Marte alla possibilità di catturare la CO2 dall'aria, fino alla possibilità di vedere per la prima volta le onde gravitazionali eco delle grandi esplosioni...
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A caccia di materia oscura ci sono anche il rivelatore Ams (Alpha Magnetic Spectrometer), in funzione all'esterno della Stazione Spaziale, e la sonda cinese Dampe (Dark Matter Particle Explorer). Dall'Lhc potrebbe arrivare anche la conferma, o la smentita, dell'ipotetica particella intravista a metà dicembre: se confermata potrebbe rappresentare un primo passo nella cosiddetta "nuova fisica".
Ancora la fisica è ai primi posti nelle attese per il 2016: sia Nature che Science indicano la possibilità di poter vedere le onde gravitazionali, ossia le vibrazioni dello spazio-tempo provocate da eventi drammatici, come l'esplosione di supernovae, collisioni di buchi neri o il Big Bang. La cattura della CO2 dall'aria è un obiettivo inseguito sia in Europa che negli Stati Uniti, mentre sul fronte della biomedicina si punta sui risultati che potranno arrivare dalla tecnica del "taglia-incolla" del Dna, la Crispr che finora ha fatto discutere molto, ma che nello stesso tempo è ricca di promesse.
L'Europa dello spazio aspetta la primavera, con il lancio della missione ExoMars, destinata nel 2016 a dimostrare la sua capacità di far atterrare un rover sul pianeta rosso e, nel 2018, a perforare il suolo marziano fino alla profondità di due metri. Sempre in tema di spazio, si guarda con interesse alla missione francese MicroScope, che riprodurrà tra le stelle l'esperimento della caduta dei gravi di Galileo. Tra le curiosità, infine, secondo Science il 2016 potrebbe finalmente far luce sull'origine del cane, mettendo fine al lungo dibattito su dove e quando esattamente sia stato addomesticato ed eletto a migliore amico dell'uomo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero