Scoperti quattro nuovi elementi chimici, vanno a completare la settima fila della Tavola periodica

Lo scienziato Kosuke Morita, a capo dell'equipe giapponese che ha scoperto uno dei nuovi quattro elementi chimici della Tavola periodica
Ancora senza nome, almeno hanno trovato una collocazione: la Tavola periodica di Mendeleev, lo scienziato russo che la mise a punto nel 1869. Sono quattro nuovi elementi chimici,...

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Ancora senza nome, almeno hanno trovato una collocazione: la Tavola periodica di Mendeleev, lo scienziato russo che la mise a punto nel 1869. Sono quattro nuovi elementi chimici, scoperti da un’equipe internazionale che ha riunito Russia, Stati Uniti e Giappone. Identificati come 113, 115, 117 e 118, i quattro “nuovi arrivati” vanno a completare la settima fila del celebre schema, dove gli elementi chimici esistenti vengono classificati in base al proprio numero atomico. La scoperta è stata certificata lo scorso 30 dicembre dall’Unione internazionale di chimica pura e applicata (l’Iupac), l’organismo – con sede negli Stati Uniti – cui spetta stabilire la nomenclatura, la terminologia e la misurazione di tutti gli elementi chimici conosciuti. L’ultimo aggiornamento risale al 2011, quando furono aggiunti il 114 e il 116.


Gli enti che hanno realizzato le importanti scoperte sono il Joint Institute for Nuclear Research di Dubna, in Russia, e il Lawrence Livermore National Laboratory, in California, cui si deve il raggiungimento delle prove sufficienti per gli elementi 115, 117 e 118. A ciò si aggiunge il lavoro dell’Istituto Riken del Giappone, che è arrivato all'identificazione del 113, nonostante i centri di ricerca russo e statunitense la reclamassero per sé. Ed è proprio il coordinatore del gruppo giapponese, Kosuke Morita, ad annunciare la prosecuzione delle ricerche «verso i territori sconosciuti dell’elemento 119, e oltre».

Intanto, il Nobel per la chimica 2001 Ryoji Noyori ha commentato a proposito di questi ultimi studi: «Per la comunità scientifica ciò ha un valore più grande di una medaglia d’oro olimpica».
I quattro nuovi elementi chimici sono stati scoperti colpendo nuclei leggeri e, in seguito, per la conseguente decomposizione di elementi radioattivi superpesanti. Come altri, simili a quelli appena identificati e posizionati alla fine della Tavola periodica, hanno vita brevissima, dato che - dopo frazioni di secondo - si disintegrano in altri elementi.


L’Iupac comunica che ha avviato la procedura per trovare un nome e un simbolo a questi nuovi elementi, solo provvisoriamente classificati come “Ununtrium” (Uut, o elemento 113), “Unumpentium” (Uup, o elemento 115), “Unumseptium” (Uus, o elemento 117) e “Unumoctium” (Uuo, o elemento 118). Agli elementi chimici, solitamente, viene attribuito un nome scelto dagli scienziati che li hanno scoperti (cosa che avverrà anche in questo caso nelle prossime settimane o mesi; il 113 sarà il primo elemento nella storia della chimica ad essere “nominato” in Asia). Sono diversi i criteri di scelta: si può optare per un nome mitologico, un luogo geografico, un minerale, una proprietà. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero