Saturno addio, il signore degli anelli è l'esopianeta substellare: è 200 volte più grande

J1407b
Saturno addio: gli astronomi dell'osservatorio di Leiden, in Olanda, hanno scoperto un nuovo pianeta simile a esso nella galassia della stella J1407. L'unica differenza è...

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Saturno addio: gli astronomi dell'osservatorio di Leiden, in Olanda, hanno scoperto un nuovo pianeta simile a esso nella galassia della stella J1407. L'unica differenza è che J1407b, questo il nome assegnato al pianeta, ha 30 anelli intorno, ognuno di largo decine di milioni di chilometri di diametro.










Lo studio ha mostrato che grande distanza fra gli anelli, a indicare la presenza di lune extrasolari in mezzo. Il progetto SuperWasp è iniziato nel 2012 quando gli astronomi olandesi, insieme ai colleghi dell'Università di Rochester a New York, hanno scoperto il primo grande sistema anulare al di fuori del nostro sistema solare, intorno a un pianeta gigante o un “brown dwarf”, ovvero un oggetto substellare non abbastanza massivo per sostenere la reazione di fusione di idrogeno-1nel proprio centro, che li differenzia dalle principali stelle, come il nostro Sole.

Il prossimo passo degli scienziati sarà quello di analizzare la natura degli anelli: attraverso l'analisi della curva di luce – come gli anelli eclissano la luce della stella più prossima – gli studiosi potranno capire la materia di cui si compongono. Il diametro del sistema di anelli è di circa 120 milioni di chilometri, più di duecento volte la larghezza di quelli di Saturno.

Matthew Kenworthy è a capo del team di astronomi dell'osservatorio di Leiden che lavorano al SuperSWAP project: «I dettagli che abbiamo visto attraverso la curva di luce sono incredibili. L'eclissi è durata per diverse settimane, dove abbiamo potuto osservare dei rapidi cambiamenti, nell'ordine di decine di minuti, come risultato della finissima struttura degli anelli». Nonostante la luce provenisse da una stella troppo lontana per permettere la diretta osservazione degli anelli, gli astronomi hanno realizzato un modello dettagliato basato sulle rapide variazioni della luce attraverso il sistema anulare. «Se potessimo rimpiazzare gli anelli di Saturno con quelli interno a J1407b – ha concluso Kenworthy – sarebbero facilmente visibili di notte e molto più grandi della luna».


Gli astronomi hanno previsto che gli anelli diventeranno più sottili con il passare del tempo, fino a svanire completamente: non ci vorrà molto, solo qualche milione di anni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero