Oltre duemila satelliti per connettere il mondo: il nuovo piano spaziale di Branson

il patron di Virgin Richard Branson
Il vulcanico patron della Virgin, Richard Branson, ne ha pensata un'altra delle sue: il gruppo aerospaziale Virgin Galactic sta attualmente lavorando per lanciare nello spazio...

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Il vulcanico patron della Virgin, Richard Branson, ne ha pensata un'altra delle sue: il gruppo aerospaziale Virgin Galactic sta attualmente lavorando per lanciare nello spazio un network satellitare in grado di diffondere la connessione internet per tutto il globo terracqueo. «Sarà la più grande rete di satelliti di sempre» ha detto Branson.




In un post pubblicato giovedì sul sito della Virgin, il patron parla di «Un incredibile ed eccitante progetto che potrebbe cambiare il mondo. Più di metà della popolazione mondiale non ha un accesso a internet; chi non ha attualmente accesso ad un adeguata educazione potrà finalmente riceverla. Chi vuole creare nuovi posti di lavoro avrà la possibilità di creare nuovi affari connettendosi con il resto del mondo. Le opportunità sono infinite».



Il progetto, inizialmente ideato dalla compagnia OneWeb e supportato anche dal gruppo Qualcomm, è quello di inviare una serie di satelliti, della serie “telecom-class micro satellites” a bassa quota, sfruttando il programma Virgin Galactic's Launcher One, per implementare una serie di lanci frequenti. In un'intervista alla CNBC, Branson ha affermato che quello di OneWeb è un piano fantastico perché il suo Launcher One è: «Un modo assolutamente funzionale di lanciare satelliti nello spazio, molto più efficiente dei grandi razzi del passato. Avremo la possibilità di inviarne uno ogni tre o quattro ore, creando un ricambio continuo fra satelliti ormai fuori uso e altri assolutamente innovativi. Abbiamo pianificato una strategia iniziale di 648 satelliti e, se la cosa si rivelerà un successo, vogliamo arrivare a 2.400 satelliti».



Il progetto è abbastanza semplice: questa pletora di micro satelliti invierà un accesso internet a bassa latenza e ad alta velocità direttamente ai terminali degli utenti di tutto il mondo. Grazie a questo sistema, i network degli operatori mobili copriranno solo le aree rurali e quelle più remote che storicamente sono lasciate al loro destino, in quanto economicamente sconveniente andare a coprire con i segnali terrestri, riferisce OneWeb.



Il segnale inviato dal network satellitare diffonderà connessioni WiFi, LTE, 3G e 2G, riuscendo a coprire le necessità di qualsiasi dispositivo, sia esso telefonico, tablet o computer, potendo risultare prezioso anche per garantire una connettività continua in caso di disastri come terremoti, tsunami, campi rifugiati e altre aree a rischio.



L'investimento iniziale è intorno ai 2 miliardi di dollari, come ha confermato Branson in un'intervista al canale MNBC «Pensiamo di poter offrire prezzi molto competitivi sul mercato al più presto», conclude. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero