Samantha Cristoforetti più veloce della luce? Quasi, perché questa volta ha distillato parecchie variabili da superautovelox per realizzare le foto che hanno strabiliato i...
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Dunque, Samantha, a una quota di 400 km dalla terra, sfreccia in orbita a 28.800 chilometri l'ora (ora) mentre inquadra dalla cupola della stazione spaziale il ciclone i cui venti raggiungono una velocità di 250 chilometri l'ora (ora) proprio quando all'interno dell'occhio scocca un fulmine che viaggia ad almeno 50mila chilometri al secondo (secondo). E ci sono anche fulmini che arrivano a 100mila chilometri al secondo, un terzo della velocità della luce. Non tutti questi fulmini, va ricordato, si scaricano a terra, così come non tutti i cicloni causano danni.
Logico che con tutte queste variabili già trovarsi al posto giusto (nello spazio) nel momento giusto (assai breve) è già un grande merito: riuscire poi a inquadrare con tale precisione l'evento con la reflex e il teleobbiettivo dà l'idea del valore di queste rarissime immagini destinate a entrare nella storia delle meteorologia.
Il fulmine permette infatti di evidenziare la struttura interna del ciclone Bansi, poi afflosciatosi come un soufflé mal riuscito: dalle pareti interne che dalla base si allargano come in un imbuto all'ipnotica spirale in cui si attorcigliano le nuvole.
Già, le nuvole sono da sempre un "bersaglio" prediletto degli astronauti della stazione spaziale a cominciare da quelle nottilucenti della mesosfera rese celebri da Luca Parmitano.
Oltre all'immagine sulla perpendicolare del ciclone Bansi, astrosamantha ha twittato anche una foto più sghemba dello stesso soggetto proiettato sulla curvatura del pianeta. Un altro capolavoro ricordando sempre che queste immagini vengono realizzate restando in agguato nella cupola e sottrando tempo al già limitato riposo: proprio in questi giorni la Cristoforetti, oltre a vivere un poco raccomandabile e reale stato di emergenza per una fuga di ammoniaca (e hai voglia a dire "dont panic") poi rivelatasi fasulla, ha ricevuto dal cargo Dragon i kit per nuovi esprimenti in particolare nel campo della salute. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero