Una è andata in orbita, l'altra ha catturato una cometa: chissà se Samantha Cristoforetti e Amalia Ercoli Finzi sarebbero contente, loro che di sogni...
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La prima, Samantha Cristoforetti, brillante ingegnere aerospaziale e top gun dell'aeronautica militare, ha vissuto come astronauta dell'Esa e dell'Asi per quasi 200 giorni sulla stazione spaziale internazionale segnando già alla prima missione il record mondiale femminile.
La seconda, Amalia Ercoli Finzi, ha partecipato con un team dell'Esa all'ideazione di quella che il Times ha definito la più grande impresa dell'Umanità, ovvero la "cattura" della cometa 67P da parte della sonda Rosetta e del lander Philae. Un'impresa che, oltre a una siderale preparazione scientifica, richiedeva una visionarietà ai confine della fede: da metà degli anni 80 bisognava progettare come atterrare 20 anni dopo sulla cometa immaginando tecnologie che ancora non esistevano e che avrebbero animato una sonda che avrebbe impiegato dal 2004 quasi 11 anni per il viaggio di 6,5 miliardi di chilometri. Manca il fiato solo a pensarci. Un compendio di competenze che riassumono la carriera di una delle massime esperte al mondo di ingegneria aerospaziale, consulente di Asi, Esa e Nasa e attualmente proiettata nella progettazione di missioni su Marte. Ah, Amalia Ercole Finzi è stata la prima donna in Italia a laurearsi in Ingegneria aerospaziale al Politecnico di Milano. E con il massimo dei voti.
Allora, tra Cristoforetti ed Ercoli Finzi, una missione spaziale in cambio della "visione" di un'altra esplorazione della galassia? Chissà.
Intanto l'astronauta trentina, affiancata dalla scienziata, ripercorrerà oggi al MAXXI le fasi della missione Futura sull'Iss nello scenario della mostra “Gravity, Immaginare l’Universo dopo Einstein”, nata dall'inedita collaborazione tra Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Agenzia Spaziale Italiana e Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
A introdurre l'incontro sarà Giovanna Melandri, presidente della Fondazione MAXXI; moderatore sarà Andrea Zanini, portavoce del presidente dell'Asi, Roberto Battiston, e co-curatore della mostra allestita grazie a Enel.
Il dibattito, segnala l'Agenzia spaziale italiana, sarà tradotto anche in lingua Lis grazie alll'Istituto statale per Sordi di Roma e sarà trasmesso in diretta streaming su jackarts.tv/ e su un maxi schermo nel museo.
«La mostra Gravity sta riscuotendo un grande successo di pubblico e in 4 mesi è stata visitata da circa 90mila persone.
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Il Messaggero