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Riscaldamento globale, superati i limiti dell'Accordi di Parigi
Il fatto che quasi il 50% dei giorni del 2023 è andato oltre +1,5°C rispetto al livello preindustriale, spiega Copernicus, «non significa che abbiamo superato i limiti fissati dall'Accordo di Parigi (in quanto si riferiscono a periodi di almeno 20 anni in cui questa anomalia di temperatura media viene superata) ma stabilisce un precedente terribile».
Ogni mese da giugno a dicembre dell'anno scorso è stato più caldo del mese corrispondente in qualsiasi anno precedente, portando così il 2023 a diventare l'anno più caldo di sempre, superando quindi il record del 2016, spiega il servizio Copernicus. Luglio e agosto sono stati i due mesi più caldi mai registrati mentre dicembre è stato il dicembre più caldo a livello globale, con una temperatura media di 13,51 gradi (0,85 gradi al di sopra della media 1991-2020 e 1,78 gradi al di sopra del livello 1850-1900 del mese).
Per quanto riguarda le temperature medie globali della superficie del mare «sono rimaste elevate in modo persistente e insolito, raggiungendo livelli record per il periodo dell'anno da aprile a dicembre» afferma Copernicus aggiungendo che il 2023 ha visto una transizione a El Niño, il fenomeno atmosferico di riscaldamento del Pacifico, che dura fra i 9 e i 12 mesi, aumenta le precipitazioni in alcune aree e la siccità in altre. Nella primavera del 2023, La Niña (che porta temperature fredde sull'oceano Pacifico) è terminata e le condizioni di El Niño hanno iniziato a svilupparsi.
Nel 2023 il ghiaccio marino antartico in 8 mesi ha raggiunto livelli record per il corrispondente periodo dell'anno e sia l'estensione giornaliera che quella mensile hanno raggiunto i minimi storici a febbraio. Le concentrazioni atmosferiche di anidride carbonica e metano hanno hanno raggiunto livelli record nel 2023, raggiungendo rispettivamente 419 ppm (parti per milione) e 1902 ppb (parti per miliardo). In tutto il mondo, indica Copernicus, è stato registrato un gran numero di eventi estremi, tra cui ondate di calore, inondazioni, siccità e incendi. Le emissioni globali stimate di carbonio degli incendi boschivi nel 2023 sono aumentate del 30% rispetto al 2022, in gran parte a causa degli incendi persistenti in Canada.
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