Realtà aumentata, ecco come sarà il futuro: la vita come un videogame

Realtà aumentata, ecco come sarà il futuro: la vita come un videogame
Una vita da videogame. Sempre connessi, tra App, chat, suggerimenti commerciali e videochiamate. Nel futuro prossimo, realtà e virtuale, potrebbero fondersi senza soluzione...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Una vita da videogame. Sempre connessi, tra App, chat, suggerimenti commerciali e videochiamate. Nel futuro prossimo, realtà e virtuale, potrebbero fondersi senza soluzione di continuità. Questa è la visione di Keiichi Matsuda, videodesigner, che ha realizzato un corto di sei minuti, in cui ci mostra uno stralcio di quotidianità possibile, se la realà aumentata divenisse parte integrante della nostra vita futura.

 
Girato a Medellin, in Colombia, il filmato di sei minuti chiamato Hyper-Reality, inizia a bordo di un autobus, dove la protagonista sta giocando con un videgioco, quando viene interrotta da una videotelefonata, che la costringe a ricercare alcune informazioni su Google, mentre deve scendere dal mezzo, districandosi tra decine di proposte commerciali, e la richiesta di voto per votare l'efficienza del trasporto pubblico. Il risultato è un effetto multitasking, a cui siamo già abituati, moltiplicato dall'invasività policroma e multisonora della realtà virtuale. Che non è più solo virtuale, perché i due mondi sono ormai complementari. L'uno è fondamentale all'altro. Il progetto di Matsuda, che ha già riscosso successo nelle esposizioni al Moma di New York ed all'Expo di Shanghai, è chiaramente una provocazione che usa la tecnologia per mettere in guardia i consumatori dalla tecnologia stessa.

D'altronde secondo gli esperti di hi-tech, il 2018, potrebbe essere l'anno della diffusione della realtà aumentata. Basti citare il fenomeno dei Pokemon Go, l'App che un paio di anni fa ha mostrato le potenzialità degli smartphone in questo settore e che ha spinto colossi come Facebook, Google ed Apple ad investire, soldi e ricerca, nei software di realtà aumentata. Ma tornando al corto di Matsuda, ci si rende conto della confusione visiva che potrebbe provocare questa alternativa alla realtà, al punto che la protagonista del filmato, all'uscita di un supermercato, forse tramortita dalle centinaia di sollecitazioni audio e video, viene ferita alla mano da un passante. Impaurita, cerca la consolazione più tradizionale e rassicurante, l'immagine della Vergine con Gesù in braccio: il segno della croce le fa guadagnare punti bonus e l'accesso al prossimo livello.


Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero