Pong, la seconda vita del mitico videogioco Atari

Chi è nato negli anni Settanta ricorderà con un po' di nostalgia questo videogioco. Si chiamava Pong e simulava il gioco del ping-pong, in cui due giocatori si...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI
159,98€
40€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA MIGLIORE
ANNUALE
79,99€
19€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
 
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
Chi è nato negli anni Settanta ricorderà con un po' di nostalgia questo videogioco. Si chiamava Pong e simulava il gioco del ping-pong, in cui due giocatori si sfidavano, manovrando due stanghette e passandosi la palla, in realtà un quadrato, a velocità crescente. Oggi è preistoria. Ma all'epoca, il 29 novembre 1972, quando un certo Nolan Bushnell (il fondatore di Atari) commissionò lo sviluppo di Pong ad uno suoi dipendenti, forse neanche lui immaginava di aver gettato le basi per la rivoluzione dei videogames. Ormai da alcuni anni infatti, l'industria dei videogiochi supera per fatturato gli altri due settori dell'entertainment: musica e cinema messi insieme. Nel 2016, secondo il rapporto di Aesvi (l'associazione nazionale degli editori e degli sviluppatori di videogame) solo in Italia il fatturato è stato di circa un miliardo di euro. In occasione di questa ricorrenza, il 45esimo anniversario di Pong, sono state lanciate sul web alcune iniziative commerciali a sfondo vintage.

 

Curioso per esempio il cappello da baseball, Atari Speakerhat, con altoparlanti stereo integrati, microfono e connettività Bluetooth che guarda ai vecchi fan, strizzando l'occhio ai nerd delle nuove generazioni. Si è spinto ben oltre invece un certo Daniel Perdomo che ha lanciato una campagna di raccolta fondi su Kickstarter per trasformare un tavolo da caffè nel “Table Pong”. L'idea che sta alla base del progetto è convertire il videogame in una versione fisica o meglio meccanica: non ci sono schermi, ma due stanghette reali, manovrabili da un joypad rotondo ed una palla magnetica (anzi il vecchio quadrato) che scorre sul tavolo agganciato ad una rotaia motorizzata. Per rendere “Table Pong” ancora più accattivante i progettisti lo hanno dotato di porte USB per attaccare smartphone ed un altoparlante Bluetooth per ascoltare musica mentre si sta giocando. L'obiettivo economico per realizzarlo era stato fissato su Kickstarter a 250 mila dollari. A quanto pare è stato raggiunto, quindi con molta probabilità il 2018 vedrà il lancio di questo Pong 3.0 con licenza Atari. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero