Un po' di fortuna, parecchio "mestiere" e altrettanta costanza: l'astronauta Paolo Nespoli ha ripreso dalla stazione spaziale un asteroide che ha incendiato i...
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
OFFERTA SPECIALE
Tutto il sito - Mese
6,99€ 1 € al mese x 12 mesi
Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese
oppure
1€ al mese per 6 mesi
Tutto il sito - Anno
79,99€ 9,99 € per 1 anno
Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno
"Fireball"? Sul blog dell'Esa sulla missione Vita dell'Agenzia spaziale italiana, Rudiger Jehn e Detlef Koschny, oltre a spiegare il non immediato metodo per calcolare la velocità di questi bolidi, raccontano che quello ripreso da Nespoli è in realtà un meteoroide (inferiore a un metro di diametro) molto brillante. Si è promossi asteroidi, invece, sopra al metro di diametro. Alcuni possono raggiungere una velocità di 260mila chilometri orari.
La "palla di fuoco", con tanto di coda riverberata sulle nubi, catturata da Nespoli risulta infine più luminosa delle stelle - si legge sempre nel blog - ed è probabile che si tratti di una meteora del diametro di un decimetro: una sampietrino, per capirsim che si è totalmente distrutto nell'attraversamento dell'atmosfera.
L'ipotesi del frammento roccia cosmica viene previlegiata rispetto a quella del detrito spaziale (il rottame di un satellite o di un vettore) grazie all'angolo con cui l'oggetto entra nell'atmosfera: una traiettoria molto verticale e per di più - relativamente - vicina alla stazione spaziale.
Davvero un gran "colpo" quello di Nespoli-fotografo che pure, a 60 anni e alla terza missione nello spazio, conserva un'inesauribile scorta di desideri a cui attingere in queste occasioni. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero