Massimo Guarini dice addio a Ovosonico. Lo studio di sviluppo di videogiochi, uno dei più importanti in Italia nonché fra i più conosciuti all'estero,...
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Guarini ha deciso di lasciare la società per dar vita a un nuovo progetto. «Una “concept house” – racconta creativo e imprenditore milanese – cioè una realtà creativa piccola e snella, una società dedicata alla creazione di nuove proprietà intellettuali: idee per videogiochi, film e serie tv, che lavori a contatto con grandi studi di sviluppo e di produzione internazionali. L’intento è di progettare senza il peso delle strutture, così come fanno per esempio gli architetti, che disegnano e supervisionano, per poi affidare i progetti alle imprese di costruzione. Sono convinto che questo sia il futuro dell’industria del gaming».
Leggi anche: Last day of June, quella fiaba in pixel che fa piangere davanti a una console
Guarini, che in passato aveva lavorato per la multinazionale Ubisoft Montreal e per l'azienda giapponese Grasshopper Manufacture, ha fondato Ovosonico nel 2012, stabilendo la sede della società in una villa sul lago di Varese per poi trasferirla, nel 2018, a Milano. Nel marzo 2014, Ovosonico ha pubblicato, in collaborazione con Sony Computer Entertainment Europe, il videogioco per PlayStation Vita “Murasaki Baby”. Ma è con la struggente avventura grafica “Last Day of June” che l'azienda ha avuto il maggiore successo, in Italia come all'estero: il titolo, che si avvale anche della colonna sonora di Steven Wilson, si è anche guadagnato la nomination ai prestigiosi Bafta, gli “Oscar” britannici. Il videogame è stato pubblicato da 505 Games (azienda di distribuzione controllata da Digital Bros), con cui nel 2018 Ovosonico ha rafforzato la partnership in vista di un nuovo progetto. Poi, a sorpresa, l'uscita di Guarini, che dell'azienda era anche il direttore creativo. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero