Orion, decollo e ammaraggio perfetti. Sfruttata alla perfezione la "finestra" di 2 ore e 39 minuti per lanciare il razzo Delta con la navetta-test che segna il primo passo...
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il primo test di volo della capsula frutto della collaborazione tra la Nasa e l'azienda privata Lockheed Martin.
Orion è il primo veicolo americano capace di trasportare uomini nello spazio da quando è andato in pensione lo Shuttle. Durante il test, senza equipaggio, Orion ha
completato due orbite intorno alla Terra all'altezza di circa 5.808 chilometri Ieri non c'era stato nulla da fare. Prima una nave nella "danger zone" (il tratto di mare dove potrebbe cadere il razzo) poi il levarsi impetuoso del vento, tra i peggiori nemici dei lanciatori di satelliti, infine qualche intoppo nella gestione di un gruppo di valvole.
Il centro di controllo della Nasa a Cape Canaveral era stato costretto così a rinviare a oggi (ore 13.05 italiane) la fase finale del conto alla rovescia bloccato quando mancavano 3 minuti e 35 secondi al decollo. Momenti di tensione, insomma, per quella che è ritenuta la missione più importante per concretizzare il primo viaggio dell'uomo su Marte. E subito è scoppiato un applauso tra i tecnici della sala e anche tra le migliaia di spettatori che, a distanza di alcuni chilometri, hanno seguito il lancio in diretta.
Sulla navicella-test, sviluppata dalla Lockheed Martin per la Nasa, la capsula Orion Multi-Purpose Crew Vehicle destinata a trasportare equipaggi umani non soltanto sulla Stazione Spaziale Internazionale, ma anche sulla Luna, su asteroidi e su Marte, portata in orbita a 5.800 chilometri di altezza dal razzo Delta IV, sono stati sistemati anche alcuni oggetti a mo' di portafortuna secondo tradizioni tutte amerucane: un osso di T. Rex, alcune poesie di Maya Angelou, e un file audio della suite I Pianeti, di Gustav Holst. Era da 40 anni che la Nasa non allestiva missioni a queste quote che pure sono ancora poca cosa rispetto al programma Apollo.
LA NASA
Oggi è una grande giornata per il mondo», ha detto l'amministratore capo della Nasa, Charles Bolden,
commentando il lancio. Il test senza equipaggio (Exploration Flight Test) prevedeva un volo a circa 5.800 chilometri dalla Terra, ossia 15 volte la distanza della Stazione Spaziale Internazionale, e un rientro alla velocità di 32.000 chilometri l'ora (a questa velocità potrebbe andare da New York a Tokyo in 20 minuti), poi il nel Pacifico. Il test servirà a valutare i sistemi di lancio e di rientro, tra cui il controllo dell'assetto, il paracadute e
soprattutto lo scudo termico.
CRISTOFORETTI ALLA FINESTRA DELL'ISS
Il lancio della capsula Orion della Nasa ha avuto oggi degli spettatori d'eccezione: l'equipaggio della Stazione Spaziale Internazionale del quale fa parte l'astronauta Samantha Cristoforetti. Con il collega americano Terry W. Virts e con il russo Anton Shkapleronv, l'astronauta dell'Agenzia Spaziale Europea (Esa) ha osservato il lancio della nuova capsula americana destinata a trasportare uomini nei futuri viaggi spaziali. «Fantastico!», è stato il commento di astroTerry, twittato da Samantha. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero