Novità su Messenger: possibile eliminare i messaggi inviati entro dieci minuti dall'invio.

di Paolo Travisi

Messenger come Whatsapp. D'altronde se funziona su uno perché non implementarlo sull'altro. La politica del copia e incolla nella galassia di Mark Zuckerberg,...

OFFERTA SPECIALE

2 ANNI

159,98€

40€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA MIGLIORE

ANNUALE

79,99€

19€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE

MENSILE

6,99€

1€ AL MESE
Per 6 mesi

SCEGLI ORA

ANNUALE

79,99€

11,99€
Per 1 anno

SCEGLI ORA

2 ANNI

159,98€

29€
Per 2 anni

SCEGLI ORA

OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Messenger come Whatsapp. D'altronde se funziona su uno perché non implementarlo sull'altro. La politica del copia e incolla nella galassia di Mark Zuckerberg, rivoluziona anche la chat del social network Facebook. Gli utenti, infatti, potranno fare marcia indietro sui messaggi inviati e cancellarli. Purché venga fatto nell'arco dei dieci minuti. E' quanto già possibile fare su whatsapp, basta scegliere l'opzione per eliminare il testo, sia sul device destinatario che su quello del mittente. La novità, anticipata giorni fa dal sito The Verge, ora è stata ufficializzata da Facebook, che rende operativa la modalità sulle piattaforme iOS e Android. Se l'utente deciderà di rimuovere il testo su entrambi i dispositivi, come avviene per whatsapp, il destinatario viene avvisato che quanto ricevuto è stato cancellato. Se invece si sceglie di cancellarlo solo dal proprio profilo, il messaggio scomparirà dalla propria chat, ma resterà visibile per gli altri destinatari. La nuova funzione, va nella direzione annunciata pochi giorni fa dal fondatore di Facebook, e cioè la progressiva integrazione, entro i prossimi due anni, che coinvolgerà le app di famiglia: Messenger, WhatsApp e Instagram.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero