Negli Stati Uniti già lo chiamano lo zoom nell’occhiolino, ingrandire i particolari con una strizzata d'occhio. Non è...
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Non è il talento di un uomo bionico da fiction, ma un progetto svizzero presentato ufficialmente in questi giorni al meeting annuale dell’American Association for the Advancement of Science che si è svolto a San Josè, in California. L’equipe di scienziati della Ecole Polytechnique Federale di Losanna ha ideato un nuovo modello di lenti a contatto telescopiche.
Le lenti hanno uno spessore di 1,55 millimetri e contengono un sottilissimo meccanismo che si attiva con il battito delle ciglia. Devono essere usate con un paio di occhiali e funzionano in questo modo: strizzando le palpebre dell’occhio destro si attiva l’ingrandimento, facendo la stessa cosa con il sinistro si resetta la visione normale. Gli occhiali specifici devono essere sempre indossati per avviare il meccanismo, perché hanno la funzione di leggere i movimenti delle palpebre.
Le lenti consentono un ingrandimento fino a 2, 8 volte e una griglia composta da impercettibili fori permetterà l’ossigenazione dell’occhio. Negli Stati Uniti non si esclude l’utilizzo delle nuove lenti anche in ambito militare, per migliorare la visione dei soldati. Gli inventori promettono un utilizzo positivo soprattutto per chi “ha problemi di vista e degenerazione maculare legati all’età”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero