Il terrorismo corre sui social network. Per arginarne la minaccia, Twitter ha deciso di chiudere ben 125mila account che contenevano messaggi inneggianti alla guerra santa dei...
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È questa la prima volta che i creatori dei cinguettii più famosi del mondo hanno rivelato l’entità della loro azione per combattere la propaganda terroristica, come più volte richiesto anche dall’amministrazione Obama. Proprio l’inquilino della Casa Bianca aveva incontrato qualche tempo fa i vertici delle principali aziende internet della Silicon Valley, invocando il loro aiuto per neutralizzare le minacce dei jihadisti, che hanno sempre usato il web come strumento principale per pianificare stragi e fare propaganda.
«Come molte persone nel mondo – ha scritto Twitter sul suo blog ufficiale – siamo inorriditi per le atrocità perpetrate dai gruppi estremisti. Condanniamo l’uso del nostro social network per questi fini e le nostre regole stabiliscono che questo tipo di comportamento, così come ogni minaccia violenta, non è autorizzato».
Soltanto lo scorso dicembre, infatti, il microblog aveva lanciato una serie di nuove norme di condotta, inasprendo il divieto di incitamento alla violenza da parte dei suoi utenti. Con la nuova policy, Twitter ha deciso di sospendere qualsiasi account che istighi all’odio. Eppure si stima che siano ancora 46mila gli account usati dai sostenitori di Daesh per diffondere ulteriormente la propria strategia del terrore. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero