Spaghetti, pollo, insalatina e una tazzina di caffé... adesso il menu per gli astronauti sulla stazione spaziale internazionale Iss è finalmente completo, anche se resta...
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Adesso c'è anche l'insalata fresca che per la prima volta è stata raccolta e mangiata al volo, pare così, "nature", anche perché gli americani Scott Kelly, Kjell Lindgren e il giapponese Kimiya Yui non devono essere tipi da Masterchef. Olio di oliva extravergine? Aceto balsamico? Maddeche.
Però, anche se per adesso non c'è alcun Parmitano o Cristoforetti o Nespoli a insegnare loro ad affrontare come si deve un'insalata, l'orgoglio tricolore resta nello spazio perché questa storica svolta ha per protagonista la lattuga romana rossa, dimostratasi assai resiliente nei lunghi test, allestiti anche dall'agenzia spaziale italiana, che in passato avevano visto i raccolti finire mestamente in frezeer e poi spediti a terra per accertamenti. Non si sa mai, in effetti, con tutte quelle radiazioni cosmiche.
A ogni modo va anche detto che definirsi - se mai capitasse con qualche futuro inquilino dell'Iss - vegano suona mica male mentre si viaggia fra le stelle.
Scott Kelly, il gemello in orbita, ha comunque provato a fare il simpatico: "Un piccolo morso per l'uomo, una grande foglia per l'umanità" ha esclamato l'astronauta della Nasa sgranocchiando la lattuga. Molto meglio l'evergreen Fred Bongusto. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero