Il Cnr presenta il dispositivo olografico per vedere attraverso fumo e fiamme

Il gruppo di imaging e olografia digitale dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Cnr-Ino) ha realizzato un sistema portatile...

Continua a leggere con la nostra offerta speciale:

X
MIGLIORE OFFERTA
ANNUALE
19 €
79,99€
Per 1 anno
SCEGLI
MENSILE
1 €
6,99€
Per 6 mesi
SCEGLI
2 ANNI
40 €
159,98€
Per 2 anni
SCEGLI

VANTAGGI INCLUSI

  • Tutti gli articoli del sito, anche da app
  • Approfondimenti e newsletter esclusive
  • I podcast delle nostre firme

- oppure -

Sottoscrivi l'abbonamento pagando con Google

OFFERTA SPECIALE

OFFERTA SPECIALE
MENSILE
6,99€
1€ AL MESE
Per 6 mesi
SCEGLI ORA
ANNUALE
79,99€
11,99€
Per 1 anno
SCEGLI ORA
2 ANNI
159,98€
29€
Per 2 anni
SCEGLI ORA
OFFERTA SPECIALE

Tutto il sito - Mese

6,99€ 1 € al mese x 12 mesi

Poi solo 4,99€ invece di 6,99€/mese

oppure
1€ al mese per 6 mesi

Tutto il sito - Anno

79,99€ 9,99 € per 1 anno

Poi solo 49,99€ invece di 79,99€/anno

Il gruppo di imaging e olografia digitale dell’Istituto nazionale di ottica del Consiglio nazionale delle ricerche di Firenze (Cnr-Ino) ha realizzato un sistema portatile che consente di vedere in un contesto nel quale c’è una forte presenza di fumo e fiamme, utilizzando l’imaging olografico nel vicino infrarosso. I test realizzati con questo dispositivo sono stati pubblicati sulla rivista Optics Express.

Già nel 2013 i laboratori del Cnr-Ino di Firenze, sotto la guida di Riccardo Meucci, avevano utilizzato la tecnica a infrarossi per vedere al di là di una cortina di fumo e di fiamme, realizzando però un dispositivo pesante e di grandi dimensioni che era stato utilizzato soltanto in test di laboratorio: ora, i ricercatori sono riusciti a miniaturizzare il sistema e a renderlo applicabile in ambito operativo. “L'impiego di sorgenti accoppiate in fibra ha permesso di ridurre significativamente le dimensioni del sistema ottico, mentre l'elevata sensibilità dei sensori in questo range spettrale ha consentito di utilizzare laser a bassa potenza e di ridurre significativamente il tempo di esposizione. Il risultato è un dispositivo, testato in scenari realistici, che può essere tenuto in mano come fosse una torcia", spiega Massimiliano Locatelli, ricercatore del Cnr-Ino.

I comuni sistemi di imaging non sono in grado di “vedere” attraverso una cortina di fumo e fuoco, mentre il funzionamento delle normali termocamere nell’IR, pur consentendo di attraversare il fumo, risulta inibito nel caso in cui siano presenti le fiamme. "Il dispositivo che è stato messo a punto permette la visione in entrambe le condizioni e, grazie alle dimensioni ridotte, potrebbe essere utilizzato nel soccorso antincendio, per aiutare i soccorritori a esplorare in sicurezza e a rilevare la presenza di persone, animali e oggetti di interesse” spiega Eugenio Pugliese del Cnr-Ino, co-autore della ricerca. “Ci auguriamo di poter lavorare presto a una fase di trasferimento tecnologico verso aziende che si dimostrino sensibili a questa tematica. Il nostro percorso vuole essere un esempio di come la ricerca nata in laboratorio possa trovare soluzioni a problemi concreti, fornendo la base per prodotti industriali ad alto contenuto di innovazione” conclude Francesco Saverio Cataliotti, direttore del Cnr-Ino.

Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero