Intelligenza artificiale, un utente su quattro ha fantasie sessuali sull'assistente vocale

La ricerca condotta in Gran Bretagna indaga sui rapporti con le intelligenze artificiali
Intelligenza artificiale e impulso sessuale reale sembra essere la fantasia del terzo millennio. La ricerca “Speak easy” realizzata dall’agenzia pubblicitaria...

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Intelligenza artificiale e impulso sessuale reale sembra essere la fantasia del terzo millennio. La ricerca “Speak easy” realizzata dall’agenzia pubblicitaria statunitense J.Walter Thompson ha rivelato dati sorprendenti. Lo studio, nato con la volontà di indagare il rapporto tra utente e assistente vocale, è stato condotto in Gran Bretagna su un campione di poco più di mille possessori di smartphone (maggiorenni) e su cento proprietari di Echo, lo speaker Amazon. L’indagine, però, non specifica quanti siano gli uomini e le donne intervistati. Il primo risultato rilevante è che il 90% dichiara di usare questa funzione e che un terzo spera sinceramente che, in futuro, l’assistente vocale possa essere in grado di anticipare richieste e necessità o, addirittura, prendere iniziative.


Ma il rapporto con le funzioni che danno voce all’intelligenza artificiale non si ferma qui: il 60% degli intervistati sostiene: «Se gli assistenti fossero in grado di capirmi esattamente e rispondermi come farebbe un umano li userei sempre». Poi c’è chi va oltre: il 37% ama così tanto la voce del comando vocale da desiderare fosse reale. Il 26% conferma, poi, di aver avuto fantasie sessuali su di loro. Echo, Alexa e Siri, dunque, si fanno spazio tra i sogni erotici di un utente su quattro. Una faccenda privata, insomma. Talmente privata che il 22% rivela che usare la funzione in pubblico li fa sentire stupidi, meglio nell’abitacolo della propria auto o, comunque, lontani da orecchie indiscrete.


Impossibile non pensare ad “Her” in cui il protagonista Theodore si innamora di Samantha, un sistema operativo basato sull’intelligenza artificiale e dal tono di voce seducente. Un rapporto sul filo del virtuale che scatena, però, eventi e sensazioni reali. E dal film alla vita vera è un battito di ciglia: soltanto pochi mesi fa, Terry Wise, Vice Presidente di Worldwide Partner Ecosystem di Amazon Web Services Inc., aveva raccontato come 250mila persone avessero chiesto in sposa Alexa. Finché batteria non ci separi.  Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero