Datagate, Zuckerberg contro Obama: «Iniziative insufficienti». La Nsa spia anche la cinese Huawei

Barack Obama e Mark Zuckerberg
Le iniziative di Barack Obama sulla Nsa non sono sufficienti. Lo afferma l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, dopo l'incontro dei magnati...

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Le iniziative di Barack Obama sulla Nsa non sono sufficienti. Lo afferma l'amministratore delegato di Facebook, Mark Zuckerberg, dopo l'incontro dei magnati dell'hi-tech Usa col presidente. «I passi decisi dal governo americano per la riforma delle pratiche di sorveglianza sono utili ma non abbastanza. La gente ha il diritto di sapere che le proprie informazioni sono al sicuro - sottolinea Zuckerberg - e Facebook chiede al governo di essere più trasparente e di tutelare le liberta civili».




Spiata anche la cinese Huawei La National Security Agency (Nsa) è entrata nei server di Huawei, il colosso delle telecomunicazioni cinese, ritenuto una minaccia alla sicurezza. Lo riporta il New York Times citando i documenti di Edward Snowden, la "talpa" del datagate.



La Nsa si è aperta la strada nei server di Huawei nell'ambito dell'operazione dal nome in codice "Shotgiant", il cui obiettivo era quello di trovare legami fra Huawei e l'Esercito Popolare di Liberazione. ma il piano - mette in evidenza il New York Times - si spingeva anche oltre: trarre vantaggio della tecnologia Huawei così che quando questa veniva venduta ad altri paesi, la Nsa poteva entrare nei loro computer e nelle loro reti per sorvegliare e, se ordinato dal presidente, condurre una cyberoperazione offensiva.
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Il Messaggero