L'amministratore delegato di Leonardo spa, Alessandro Profumo, ha dato il via ai lavori dell'edizione 2018 del Cybertech Europe, la fiera della cibersicurezza in corso...
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«Nel 2017 si sono verificati 1.127 cyber-attacchi gravi su scala globale, e si è dimostrato come quello del cybercrime sia un mondo in rapida evoluzione tecnologica – ha detto l'Ad di Leonardo spa - Abbiamo bisogno di una solida roadmap europea a lungo raggio che possa generare strategie, policy e soluzioni sostenibili, che ci mettano nelle condizioni di creare tecnologie più resilienti e sicure».
La nuova parola, che rimbalza tra le pareti a specchio del centro conferenze progettato da Renzo Piano, è “resilienza” intendendo come l'attitudine di affrontare le sempre crescenti minacce attraverso una politica di cooperazione, come previsto dal nuovo regolamento della GDPR licenziato in Europa, per il quale solo mediante l'unione dell'impegno degli Stati membri sarà possibile incrementare il livello di cybersecurity europea. Approccio che lo stesso Profumo condivide, individuando un approccio “olistico”: «Ci sono da definire standard, regole e pratiche per la creazione del digital single market europeo, è l’unico modo per garantire un alto livello di sicurezza – prosegue - Per questo è rilevante che 2 miliardi di euro dei complessivi 9,2 messi a disposizione a giugno dalla Commissione europea con il Digital Europe programme siano espressamente destinati alla cybersecurity».
A margine dell'intervento in plenaria, Profumo ha anche parlato della commessa da 85 elicotteri appena conclusa con gli Stati Uniti, non commentando le voci relative all'importo di tale accordo, mentre ha confermato di essere partner della Nato per le operazioni di cybersicurezza degli Stati membri.
I lavori sono proseguiti per tutto il resto della mattinata, continuando poi nel pomeriggio, con workshop, seminari e incontri tra le varie realtà interessate alla sicurezza informatica, nelle sue varie forme, dalla protezione dei dati bancari a quella delle infrastrutture critiche, fino a trattare dei limiti tra la sicurezza dei dati personali e quelli della privacy. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero