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Si è sciolto ai primi raggi della primavera l’inverno dei Bitcoin.
In compenso il regolamento Mica, il primo regolamento europeo sulle criptovalute, che mira a fornire maggiori tutele a chi si siede al Casinò delle monete digitali, è ormai pronto. Banche, assicurazioni e intermediari avranno 18 mesi di tempo, a partire da quando verrà pubblicato il documento, per adeguarsi alle nuove regole. Dunque il selvaggio west delle crypto è destinato a durare almeno fino alla fine del 2024. Dalla metà di marzo a oggi il valore del Bitcoin è aumentato del 20% fino ad arrivare a superare a un certo punto la soglia dei 30mila dollari. Le solite montagne russe: rispetto a gennaio il valore della criptovaluta dei record è praticamente raddoppiato, e il collasso di Ftx, la piattaforma di scambio di Sam Bankman-Fried, che a novembre aveva mandato negli abissi il Bitcoin e le sue sorelle, sembra essere stato dimenticato dagli investitori. Ma i rischi legati agli investimenti in crypto-asset permangono. Per la Bce è un vero e proprio gioco d’azzardo. E continuano a sparire in un click caveau strapieni di divise elettroniche. L’ultima a fallire è stata la banca italiana di Bitcoin “The Rock Trading”, la cui operatività è stata congelata a e per la quale è appena arrivata la liquidazione giudiziale.
IL REPORT
In un Paese che non brilla per il livello di educazione finanziaria (tra i Paesi Ocse siamo uno di quelli messi peggio), le criptovalute e in particolare i Bitcoin hanno dimostrato di avere un maggiore potere seducente, al punto che quasi la metà degli italiani, il 42%, è interessato alle valute virtuali, e di questi circa un terzo ha deciso di investire nel settore. È quanto emerso da una recente indagine svolta dall’Oam, l’Organismo competente in via esclusiva e autonoma per la gestione degli elenchi degli agenti in attività finanziaria e dei mediatori creditizi. Attenzione però, perché sulle crypto-plusvalenze adesso si applica una tassa del 26%: l’ultima legge di Bilancio ha introdotto una stretta che riguarda i capital gain superiori a duemila euro.
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