Colleferro, l'Avio cresce ancora: nuove strutture per ospitare i razzi Vega C e Ariane 6

Colleferro, l'Avio cresce ancora: nuove strutture per ospitare i razzi Vega C e Ariane 6
Taglio del nastro ieri alla Avio di Colleferro del cantiere per la realizzazione dei nuovi impianti per il nuovo vettore Vega C e per i nuovi boosters dell’Ariane 6, da parte...

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Taglio del nastro ieri alla Avio di Colleferro del cantiere per la realizzazione dei nuovi impianti per il nuovo vettore Vega C e per i nuovi boosters dell’Ariane 6, da parte del nuovo amministratore delegato della società Giulio Ranzo, che dal 2 ottobre scorso ha raccolto l’eredità di Pier Giuliano Lasagni nominato vice presidente, e del sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna.




“Quello che stiamo avviando - ha spiegato Giulio Ragno - è un progetto fondamentale per Avio poiché pone le basi per programmi molto ambiziosi, già approvati in sede europea, quali il Vega C e Ariane 6 con un investimento, entro il 2019 di 36 milioni di euro”.











I nuovi edifici che avranno una superficie coperta rispettivamente di 10.000 e 6.000 metri quadrati ospiteranno le principali attività di realizzazione degli involucri per i nuovi lanciatori spaziali, successori degli attuali Ariane e Vega, che il prossimo 2 dicembre dalla base spaziale di Kourou nella Guyana francese partirà per la sesta missione, la terza di quest’anno, per portare in orbita “Lisa Pathfinder” osservatorio dell’Esa dedicato allo studio delle onde gravitazionali previste dalla teoria della gravitazionalità di Einstein.



"I voli successivi - ha spiegato ancora Giulio Ranzo - faranno parte dei cosiddetti voli commerciali. E’ già stato siglato con Arianespace un contratto per i prossimi dieci lanciatori del valore di circa 260 milioni di euro”. Nei nuovi impianti saranno impiegate inizialmente 35 nuove unità lavorative che arriveranno a circa 80 con l’entrata a regime di tutta l’attività.



“Nell’anno dell’80° della fondazione della città - ha affermato il giovane sindaco di Colleferro Pierluigi Sanna nel prendere la parola - l’apertura di un cantiere così importante conferma la vocazione industriale della nostra città che attraverso i decenni si proietta sempre più nel futuro. La ricerca dell’alta tecnologia rappresenta per questo territorio non solo un motivo di orgoglio ma anche un accrescimento economico e sociale”. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero