Vecchi cellulari, tablet, rasoi o asciugacapelli ormai andati, addio senza rimpianti. E senza costi di smaltimento. Dal prossimo 22 luglio sarà più facile dar loro...
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Una soluzione utile che eviterà ai cittadini di dover andare di persona nelle discariche e magari fare lunghe file per poter rottamare i loro apparecchi rotti o usurati, senza abbandonarli incivilmente nei cassonetti e nei loro dintorni.
Il decreto si rivolge, pur se a titolo facoltativo, anche ai punti vendita di dimensioni più ridotte e alle società di vendita online. I rifiuti in questione sono quelli contraddistinti dalla sigla Raee, Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche, categoria a cui appartengono gli apparecchi alimentati a corrente continua, non superiore a 1500 volt, o alternata con una tensione non superiore a 1000 volt. E con una lunghezza massima di 25 centimetri.
Non mancano comunque le deroghe perché i rivenditori potranno non ritirare i prodotti che possano mettere a rischio la salute e la sicurezza dei dipendenti in seguito a eventuali contaminazioni, o se per esempio non avessero delle parti essenziali. In più i punti vendita, sempre per il bene dell’ambiente e dunque di noi tutti, dovranno predisporre delle aree apposite adibite esclusivamente a questo tipo di deposito speciale. E dopo un anno dovranno obbligatoriamente smaltirlo. Stessa cosa quando si arriva al limite di una tonnellata di rifiuti elettronici. Leggi l'articolo completo su
Il Messaggero